Adorazione continua di Gesù Eucaristia

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Tutti i giorni in cattedrale dalle 8.30 alle 17.30. Dal 25 al 26 marzo la “24 Ore per il Signore”

Tortona – Chi in settimana fosse entrato in Cattedrale, avrebbe visto una luce particolare sulla mensa, alcuni fedeli qua e là immersi in un silenzio orante ma soprattutto avrebbe percepito una presenza particolare, viva e visibile: nell’ostensorio, fra i ceri ardenti, era esposto all’adorazione il Signore, presente nel S.S. Sacramento «aspettando, chiamando ed accogliendo tutti coloro che vengono a visitarlo», come dice l’antica preghiera di Sant’Alfonso.

È iniziata martedì 8 marzo, infatti, l’adorazione perpetua dalle ore 8.30 alle 17.30, quando viene impartita la benedizione eucaristica.

L’iniziativa, fortemente voluta da Mons. Guido Marini fin dall’inizio del suo episcopato, sta entrando davvero nel vivo. Tutti sono invitati a partecipare, segnalando la propria presenza nel cartello in fondo alla chiesa o regalando un momento libero della giornata, per lasciarsi portare da Lui, sul monte della sua preghiera, come ricorda il Vangelo della II domenica di Quaresima. L’adorazione, infatti, è proprio lasciarsi condurre da Lui sul monte, per “contemplarlo nella sua gloria” di Signore vivo e Risorto, Dio con noi, fino alla fine del mondo, secondo la sua promessa.

La prossima settimana si terrà un’iniziativa ancora più significativa, voluta da Papa Francesco e nata nel 2014: la “24 Ore per il Signore”.

Da venerdì 25 marzo alle 19, al termine della celebrazione presieduta dal vescovo Guido, fino a sabato 26 alle ore 18, quando inizierà la celebrazione vigiliare della IV domenica di Quaresima, sarà esposto il Santissimo per l’adorazione, che proseguirà anche durante le ore della notte. Tutta la diocesi, nelle sue varie articolazioni (parrocchie, gruppi e associazioni), può unirsi per elevare una sola grande preghiera attorno alla fonte prima e fondamentale della comunione che è l’Eucarestia; essa, infatti, è «fonte e apice di tutta la vita cristiana» (LG 11). Si chiede anche la disponibilità dei presbiteri per la celebrazione del sacramento della Penitenza per offrire la possibilità di sperimentare la misericordia di Dio nella riconciliazione sacramentale. Questo momento dovrebbe essere davvero una sorta di “statio” a cui tutti sono chiamati poiché «la Chiesa e il mondo hanno grande bisogno dell’Eucaristia e del culto eucaristico. Gesù ci aspetta in questo sacramento dell’amore. Non risparmiamo il nostro tempo per andare a incontrarlo nell’adorazione, nella contemplazione piena di fede e pronta a riparare le grandi colpe e i delitti del mondo. Non cessi mai la nostra adorazione» (Giovanni Paolo II, Lettera Dominicae cenae, 3).

Don Claudio Baldi

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