Agal: da 40 anni in aiuto alle famiglie

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Festa per l’associazione Genitori e Amici del Bambino Leucemico

MEZZANINO – Si è svolta venerdì 24 giugno presso l’agriturismo “Cascina Venesia” di Mezzanino la cerimonia in occasione del quarantesimo anniversario di fondazione dell’Agal di Pavia, l’associazione Genitori e Amici del Bambino Leucemico che dal 1982 attua l’accoglienza delle famiglie e dei bambini che devono sottoporsi alle cure oncologiche presso il Policlinico “San Matteo” di Pavia. In molti casi si tratta di nuclei famigliari provenienti da regioni lontane e anche dall’estero, costretti fuori casa per molte settima-ne. Fin dal loro ingresso in ospedale, i bambini e le loro famiglie trovano in Agal un punto di accoglienza che garantisce orientamento, mediazione linguistica, patronato, conforto e tanta solidarietà.

L’associazione opera anche in o-spedale, nel reparto di Oncoematologia pediatrica diretto da Marco Zecca, presente alla serata di Mezzanino, offrendo un po’ di serenità ai bambini ricoverati attraverso laboratori di gioco, musicoterapia e molto altro, condotti da professionisti con il coinvolgimento di volontari. Senza dimenticare i servizi di assistenza psicologica, di trasporto da e per l’ospedale, il sostegno economico alle famiglie in particolare difficoltà e il supporto all’ospedale negli interventi di riqualificazione del reparto. I numeri di questi primi quarant’anni sono significativi: oltre 2.500 i nuclei famigliari ospitati dal 1982 a oggi per un totale di 5.400 persone. I volontari attualmente coinvolti sono una cinquantina.

In molti erano presenti alla festa di venerdì, accanto alla presidente Clara Baggi, al suo vice e sindaco di Casanova Lonati Stefano Lucato, ai membri del consiglio direttivo, ai tanti amici che non han-

no voluto far mancare la loro vicinanza. La presidente ha avuto parole di ringraziamento speciali per i “suoi” volontari, l’anima di Agal. «Ci siamo da 40 anni e continuiamo ad esserci – ha affermato la Baggi – a fianco del Policlinico e oggi anche del CNAO e di tutti coloro che devono, purtroppo, appoggiarsi al reparto di Oncoematologia pediatrica. Rivolgo a tutti i nostri sostenitori il mio grazie e la mia richiesta di continuare a sostenerci, per essere tutti insieme orgogliosi di quello che stiamo facendo. Ora più che mai abbiamo bisogno di aiuti economici: per le utenze aumentate in modo esponenziale, per aiutare economicamente chi è arrivato in Italia in fuga dalla guerra portandosi appresso l’angosciante problema del cancro, per cibo, indumenti e bianche-

ria per i nostri ospiti. Grazie per tutto quello che potrete fare! Noi vogliamo continuare ad esserci!».

Marco Rezzani

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