Agricoltori in preghiera alla Madonna della Guardia

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Il 6 novembre la Messa e la benedizione dei trattori

TORTONA – Domenica 6 novembre al Santuario della Madonna della Guardia dell’Opera Don Orione è stata celebrata la Giornata del Ringraziamento.

La S. Messa delle ore 10.30 è stata presieduta dal rettore e parroco don Renzo Vanoi alla presenza del sindaco di Tortona, Federico Chiodi, di alcune rappresentanze delle associazioni agricole e di privati.

È stato un bel momento di comunione, dopo due anni di stop dovuto alla pandemia. Ai piedi dell’altare sono stati collocati i prodotti della terra per elevare a Dio una preghiera di lode e invocare la protezione sull’opera quotidiana. Nell’omelia don Vanoi ha sottolineato quanto sia prezioso il lavoro degli agricoltori in tutte le sue forme. «A tutti noi – ha detto – il compito primario del rispetto del natura e la capacità di saper apprezzare la fatica di molte persone che malgrado i cambiamenti climatici, che a volte ostacolano il lavoro, sono sempre pronti nel proseguire senza scoraggiamento». La riflessione rispecchia quanto riportato nel Messaggio diffuso dalla Conferenza Episcopale Italiana per questa Giornata: dal titolo «Coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto” (Am 9,14).

Custodia del creato, legalità, agromafie». Nel testo, infatti, in uno dei passaggi chiave si evidenzia come “l’agricoltura è un’attività umana che assicura la produzione di beni primari ed è sorgente di grandi valori: la dignità e la creatività delle persone, la possibilità di una cooperazione fruttuosa, di una fraternità accogliente, il legame sociale che si crea tra i lavoratori”.

Al termine tutti si sono si è recati sul sagrato per la benedizione di alcuni mezzi agricoli. L’augurio formulato è quello di continuare a mantenere viva e a rafforzare questa ricorrenza annuale perché le giovani generazioni possano apprezzare il lavoro dei campi.

Un ringraziamento è stato rivolto a tutti coloro che hanno fatto avere alla parrocchia generi alimentari poi consegnati alle famiglie più bisognose.

Fabio Mogni

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