Ai piedi di Maria per le vocazioni
Sabato scorso l’ultimo dei pellegrinaggi di ottobre al santuario della Guardia di Tortona
TORTONA – Sabato 29 ottobre, presso la Basilica Santuario “Madonna della Guardia” dell’Opera Don Orione in Tortona si è svolto il quarto pellegrinaggio vocazionale diocesano guidato dal vescovo Mons. Guido Marini che ha chiuso gli appuntamenti del mese di ottobre. Le celebrazioni eucaristiche presso i santuari mariani della diocesi riprenderanno a maggio. La Messa è stata un momento solenne di preghiera per ottenere il dono di sante vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata.
Era presente un gruppo di sacerdoti dell’Opera Don Orione e della Diocesi tra cui il superiore provinciale don Giovanni Carollo. Tra i fedeli tante suore della famiglia orionina e i giovani che hanno intrapreso il cammino di discernimento vocazionale accompagnati da don Claudio Baldi.
Il canto è stato guidato dalla corale del santuario diretta dal maestro Enrico Vercesi. Nell’omelia il vescovo si è soffermato sulla grandezza delle parole del ritornello del salmo responsoriale: “l’anima mia ha sete del Dio vivente”, esortando affinché questa invocazione possa essere una realtà vera della vita di ciascuno e del rapporto con il Signore.
Il primo punto della riflessione è stato ispirato dalle parole della prima lettura dell’apostolo Paolo, “un’anima che davvero è stata assetata di Dio vivendo dentro questa sete divenuta crescente giorno dopo giorno”. «La sete di Dio nell’apostolo Paolo – come ha spiegato il vescovo – si riassume nel suo desiderio di vivere in Cristo considerando il morire un guadagno. Questo desiderio deve ap- partenere a tutti coloro che credono e deve divenire sempre più il programma dell’esistenza personale. Un secondo punto evidenziato dal testo della lettera di Paolo è stato il desiderio dell’apostolo di annunciare il Signore a tutti e in qualunque modo. E, infine, l’ultima esortazione di Mons. Marini è arrivata dal passo del vangelo del giorno in cui si parlava della visita di Gesù a casa di un fariseo e dei commensali che lo osservano. Ai presenti ha detto di «non rimanere osservatori ma partecipi e totalmente coinvolti nella preghiera che risuona sulle labbra».
Dopo l’orazione finale, il celebrante e i sacerdoti si sono recati al tempietto ai piedi della Vergine della Guardia per elevare una corale preghiera composta proprio per questa particolare celebrazione chiedendo il dono di sante vocazioni.
Dopo la benedizione il vescovo si è recato davanti all’urna di Don Orione insieme al gruppo di suore orionine che erano riunite nel Capitolo provinciale per affidare al santo il loro cammino.
Il pellegrinaggio si può riassumere nell’invito del vescovo a essere «coinvolti nella splendida avventura della fede, della vita in Cristo e dell’annuncio del Vangelo».
La preghiera di sabato scorso si è elevata con forza alla Madonna della Guardia e a san Luigi Orione perché intercedano presso il “padrone della messe” affinché doni alla Chiesa numerosi operai.
Fabio Mogni