Al via i lavori al torrente Scrivia

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Approvato il progetto di messa in sicurezza per salvaguardare soprattutto la sponda destra

CASTELNUOVO SCRIVIA – Un iter di riqualificazione dello Scrivia che ha alle spalle quasi due anni di lavoro svolto dagli uffici comunali castelnovesi per trovare le soluzioni al tema dell’IVA e della suddivisione degli interventi: si tratta del progetto esecutivo approvato poco prima di Pasqua dalla Giunta guidata dal sindaco Gianni Tagliani per un intervento sull’asta del torrente a monte del ponte. Si tratta di quasi due milioni di euro che saranno finanziati a compenso con la ghiaia estratta. La visita a Palazzo Centurione dell’assessore regionale piemontese alle Opere Pubbliche Marco Gabusi e del neo direttore dell’AIPO Gianluca Zanichelli, ha suggellato l’impegno del Comune, unico in Piemonte, che, in seguito all’alluvione dell’ottobre 2019, ha sfruttato la possibilità – consentita dall’Ordinanza del Capo della Protezione Civile – di eseguire azioni ripariali e di intervento con il pagamento delle opere compensate dalla rimozione dei materiali alluvionali e dai sedimenti che negli anni hanno creato tre grandi isole sulla riva sinistra. «Ed è stato anche il primo – ricorda Tagliani – a risolvere un altro problema, non di poco conto, quello dell’IVA. Un rimpallo di responsabilità sull’imposta dovuta allo Stato che ha ritardato l’intervento di quasi due anni. Anche perché l’importo, di circa 400.000 euro, era stato iscritto a bilancio con l’impegno, insieme alla Regione Piemonte, di trovare una via di uscita per non gravare sulle attività contabili del Comune». Il progetto è stato aggiornato, con i costi del nuovo prezziario e, soprattutto, stralciando una parte di ricostruzione per la quale la Regione è intervenuta assegnando un contributo di 500 mila euro all’Aipo che realizzerà le opere. «Come è noto, per la formazione delle isole di ghiaia, a fronte della costante erosione, ci siamo confrontati con l’Aipo e con la Regione che ringrazio per l’impegno degli uffici e dell’assessore Gabusi – prosegue il sindaco – predisponendo un piano di intervento che possa salvaguardare la natura del torrente e la stabilità della sponda destra che è quella rivolta verso l’abitato». «È una spinta – continua – che fa parte del fenomeno di basculaggio che ha deviato in questi ultimi millenni verso nord est il torrente. Occorre ridurre la pressione delle alluvioni verso nord-est, proteggendo le aree di erosione con la tecnica dei massi connessi tra loro e movimentando la ghiaia. Per questo abbiamo deciso di sfruttare la possibilità data dall’Ordinanza, assumendoci come comune l’onere dell’intervento. Abbiamo quindi dato incarico alla società Hydrodata di Torino, di realizzare il progetto esecutivo affinché nella prossima estate si possa intervenire».

Si prevede la ricalibratura e il rimodellamento dell’alveo inciso, con la rimozione del materiale solido che determina un deflusso idrico irregolare e la realizzazione delle opere di difesa longitudinale in massi di cava nei tratti attualmente interessati dal dissesto.

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