Al via il piano “Novi città raggiungibile”
Illustrate le linee guida del progetto per l’eliminazione delle barriere architettoniche
NOVI LIGURE- Il Comune ha avviato il percorso di realizzazione del piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (Peba). Alla conferenza stampa di presentazione del programma di lavoro hanno partecipato anche i rappresentanti delle associazioni di volontariato, insieme ai rappresentanti degli ordini professionali di geometri, architetti e ingegneri e alla disability manager Michela Guani. «Abbiamo chiamato questo piano “Novi città raggiungibile”. – spiega l’assessore all’Urbanistica Gian Filippo Casanova – Il Peba sarebbe un obbligo dei Comuni fin dagli anni ’80, ma pochissimi si sono realmente adeguati. Oggi il concetto di persone con disabilità, di inclusione e di superamento delle barriere architettoniche è molto più evoluto e non solo legato alla questione della persona permanentemente disabile con problemi motori. Si deve tener conto della mamma e del papà con il passeggino e delle persone con una disabilità temporanea legata a un infortunio o a un problema di salute. Soprattutto, bisogna considerare le persone con disabilità diverse come quelle cognitive. Ecco perché avremo un approccio molto aperto». Il piano avrà diverse fasi, con una prima parte che porterà a una mappatura delle criticità esistenti in città, seguita da una fase di progettazione. I lavori sono iniziati alla fine del 2024, con l’incarico allo studio tecnico dell’architetto Maurizio Furia, che ha già una notevole esperienza nel campo dei Peba, affiancato da Fiorenza Tento ed Erica Festuccia, e con la formazione di un primo gruppo di lavoro. Il passo successivo sarà la costituzione di un tavolo Peba composto dai rappresentanti delle associazioni, dai professionisti del settore, dal disability manager, ma anche da due rappresentanti del consiglio comunale uno di maggioranza e uno di minoranza – che sono stati individuati nell’ultima seduta del Consiglio comunale. Per la maggioranza è stata nominata la consigliera Erica Bosio e per la minoranza il pentastellato Paolo Coscia. I primi sei mesi dell’anno saranno dedicati alla raccolta dei dati, che avverrà in modo innovativo. «Al di là del fatto che con associazioni e professionisti abbiamo incominciato ad individuare i luoghi preminenti di attenzione e che il Peba è un documento che riguarda i luoghi e gli edifici pubblici, noi cercheremo di interessare anche l’edilizia privata coinvolgendo gli ordini professionali. – aggiunge Casanova – Inoltre, attraverso una App, chiederemo ai cittadini di collaborare segnalando eventuali criticità individuate da loro in città, e speriamo in questo modo di coinvolgere anche i giovani e le scuole, perché vorremmo che la gestione del Peba sia anche un momento di aumento della sensibilità nei confronti di queste tematiche». Nella seconda metà dell’anno, i dati raccolti saranno analizzati e individuate le principali criticità da risolvere, per poi procedere nella parte pratica dal 2027. «Non partiamo da zero. – specifica l’assessore – Novi è una città che ha già diversi edifici strutturati per essere accessibili come buona parte delle scuole, il “Marenco” e il Museo dei Campionissimi che è stato oggetto di intervento nell’ambito del Pnrr e i percorsi pedonali tattili».
Federica Riccardi