Ampliare il cimitero per i defunti di altre confessioni religiose

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Progetto condiviso da maggioranza e opposizione

NOVI LIGURE- Se il problema della sepoltura delle persone di religione non cattolica non si presentava nei primi anni dell’immigrazione, perché gli immigrati erano soprattutto giovani e i defunti seppelliti nel proprio paese d’origine, oggi la situazione è drasticamente cambiata. L’età media di quanti hanno trascorso parte della loro vita in Italia, infatti, si è innalzata e sono sempre di più quelli che morendo sono sepolti nei luoghi dove hanno vissuto. Dalla normativa vigente emerge in maniera chiara che i piani regolatori cimiteriali possono prevedere reparti separati per la sepoltura di persone di altre religioni e culti e per questo fra i 13 progetti del Documento Unico di Programmazione che il Comune di Novi deve avviare, vi è anche quello dell’ampliamento dei cimiteri e della nascita di un’area per altre confessioni religiose. Questo problema è ben presente sia all’attuale maggioranza sia all’opposizione. La realizzazione è stata definita “indispensabili” dall’assessore competente in materia, Simone Tedeschi, e “necessaria” dal consigliere comunale leghista, Giacomo Perocchio. Sulla questione si è espressa favorevolmente anche la forzista Maria Rosa Porta, che ha chiesto di verificare lo “stato di salute” dei terreni scelti. Si tratta di un progetto che non avrebbe la necessità di ampliamenti strutturali e variazioni urbanistiche, perché lungo via Pietro Isola, ci sarebbero zone di proprietà comunale adibite a quella funzione e non ancora sfruttate. Altro punto importante è la creazione di un cimitero per gli “animali d’affezione o di compagnia”. Su questo, però, le opinioni potrebbero essere contrastanti, anche per l’evolversi delle possibilità di scelta. Il Consiglio Regionale del Piemonte, infatti, ha recentemente integrato la legge n° 39 del 7 aprile 2000 sui cimiteri per animali d’affezione e il relativo regolamento di attuazione, introducendo la tumulazione congiunta di esseri umani e animali domestici nel loculo o nella tomba di famiglia, previa cremazione dell’animale e collocamento in un’urna separata.

Vittorio Daghino

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