Angela Stassano e la sua vita a San Bernardino

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Presentata dal CIF la riedizione del libro della maestra tortonese nota come la “bersagliera”

TORTONA – Martedì 5 dicembre nella sala convegni della Fondazione CR Tortona, è stato presentato Quella roggia gonfia di acqua verde, il libro scritto dalla compianta Angela Stassano Sacchi e di cui è stata fatta la ristampa anastatica. Dopo l’iniziale saluto della presidente della sezione di Tortona del Centro Italiano Femminile, Monica Graziano, che ha ricordato come l’attività del CIF, presente in città dal 1946, sia ben correlata con la figura dell’autrice, “femminista ante litteram”, il figlio di Angela, Alberto Sacchi, ha evidenziato l’impegno della mamma nel mondo della scuola primaria, dove ha insegnato per 40 anni, ricevendo la medaglia d’oro del Ministero della Pubblica Istruzione. Ha anche sottolineato lo scopo benefico della ristampa del volume, i cui proventi saranno destinati all’acquisto di materiale didattico per gli alunni bisognosi delle scuole del Tortonese. Giovanna Bianchi, poi, ha illustrato con un excursus vivace e accattivante le vicende narrate nel volume: si inizia con il matrimonio dei genitori di Angela, avvenuto nella chiesa di San Michele di Tortona nell’ottobre 1925 e il trasferimento dei novelli sposi nella “casa nuova” costruita nel rione di San Bernardino, proprio in prossimità di quella roggia Maghisello che allora attraversava il quartiere e che fu interrata alla fine degli anni Cinquanta. I primi capitoli tratteggiano l’infanzia di Angela, nata nel 1927, seguita da Luigina e Gino, vissuta tra gli impegni scolastici, i giochi con gli altri bambini del quartiere e le frequenti processioni che don Luigi Orione organizzava in occasione delle solennità liturgiche. I protagonisti delle pagine iniziali sono Angela e il quartiere, che al tempo era molto distaccato dalla città e aveva una propria configurazione, poi persa negli anni, e un senso di identità che contraddistingue le persone che, come l’autrice, Giovanna Bianchi e la sottoscritta, sono nate e cresciute all’ombra del Santuario e che, prima di essere tortonesi, si sentono orgogliosamente “di S. Bernardino”. Il volume termina con la fine della seconda guerra mondiale e le speranze di Angela, ormai giovane donna, per un futuro luminoso, che si costruirà con la propria indomita tenacia, che la porterà a essere soprannominata “la bersagliera”. Come ha sottolineato Giovanna Bianchi, Quella roggia gonfia di acqua verde andrebbe letto soprattutto dai più giovani, affinché non si perda la memoria di eventi, tradizioni e paesaggi del passato, che molto avrebbero da insegnare anche oggi e lascia “un senso di dolcezza” di cui c’è tanto bisogno.

Silvia Malaspina

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