Approvato l’ultimo bilancio preventivo della Giunta Bardone
I numeri sono stati illustrati in consiglio dall’assessore Gianfranco Semino
TORTONA – La seduta di martedì 26 marzo del consiglio comunale ha esaminato, discusso e votato il bilancio preventivo 2019, ultima sessione di bilancio ad appannaggio dell’attuale amministrazione, prima delle elezioni.
L’analisi dei numeri illustrati in commissione e poi in aula dall’assessore al Bilancio Gianfranco Semino (nella foto) mostra come non siano preventivati aumenti di tasse e tariffe, anche se le entrate previste sono in calo rispetto agli anni scorsi, sia per il minor gettito dai tributi che per il continuo tagli ai trasferimenti dallo Stato ai Comuni. L’amministrazione riesce comunque a confermare tutti i lavori e investimenti previsti per il 2019 e a garantire lo stesso livello di copertura dei costi dei servizi a domanda individuale rispetto all’anno precedente, oltre che a fare calare il disavanzo dovuto all’indebitamento pregresso. Il bilancio preventivo tiene conto di un previsto calo di entrate tributarie, complessivamente si passa da 21.177.000 a 14.989.000; buona parte di questa contrazione è dovuta alla prossima entrata in vigore della raccolta differenziata con metodo porta a porta, per cui la Tari sarà sostituita da una tariffa puntuale, in parte fissa e in parte variabile a seconda della quantità di rifiuti conferiti. Per le spese correnti, i comuni potranno ancora utilizzare una parte delle entrate da oneri di urbanizzazione: per cui, su 700.000 euro circa previsti, 200.000 euro andranno sul verde pubblico e 500.000 euro in spese in conto capitale. Tornando all’entità dei tributi locali, previsti forti cali nel gettito su tutti i fronti; 90.000 euro in meno da Imu, 5000 euro in meno dalla Tasi, 130.000 euro dalla Tari, però con buone cifre dal recupero evasione, che dovrebbe portare 400.000 euro dall’Imu, 600.000 euro dalla Tari, 45.000 euro dalla Tasi, 95.000 euro da Icp, 5000 dalla Tosap. I proventi da servizi a domanda individuale si prevedono costanti: per gli asili nido e la casa di riposo 91% copertura, per le mense 65% del totale, sui servizi socioeducativi 26%. In calo le spese del personale e il peso dei mutui: i primi ammontano a 6.596.000, con un risparmio pari a 1.900.000 euro rispetto al 2013, ma con una riduzione dell’organico notevole; i secondi sono pari a 3.734.000 euro di quota capitale interesse.
Stefano Brocchetti