Beata Anna di Gesù, amica di S. Teresa
Di Daniela Catalano
È grazie alla monaca Anna di Gesù, la beata di questa settimana, che esiste la raccolta degli scritti di santa Teresa di Gesù. La donna, al secolo Anna de Lobera y Torres, infatti, è una stretta collaboratrice della santa che aiuta a riformare l’ordine Carmelitano. Papa Francesco l’ha beatificata due mesi fa, il 29 settembre, durante il viaggio apostolico in Belgio, nella Messa celebrata a Bruxelles, dove è sepolta. Nata il 25 novembre 1545 a Medina del Cam-po, in Spagna, nel 1570 Anna entra tra le Carmelitane scalze nel monastero di san José di Ávila e svolge l’anno di noviziato avendo come maestra proprio santa Teresa di Gesù, con la quale, dopo tre mesi, si trasferisce nella nuova comunità di Salamanca. Nel 1570 conosce anche il futuro san Giovanni della Croce, che le dedica il commento al Cantico Spirituale. Il 22 ottobre 1571 la giovane emette la professione religiosa e nel 1575 è nominata superiora della nuova comunità di Beas de Segura in Andalusia. Nel 1582 santa Teresa incarica Anna di fondare un monastero a Granada e, quattro anni dopo, un altro a Madrid, dove difende le Costituzioni teresiane del 1581, che sono contestate. Per farlo ricorre a Papa Sisto V, che le approva. Il suo appellarsi alla Santa Sede è, però, considerato un atto di disobbedienza punito con tre anni di penitenza. Al termine, nel 1594, la beata è trasferita a Salamanca ed eletta priora. Nel 1604 insieme alla beata Anna di san Bartolomeo e altre quattro monache, va in Francia per aprire nuovi monasteri. In seguito accoglie l’invito degli arciduchi del Belgio e si trasferisce nelle Fiandre, dove nel 1607 crea i monasteri di Bruxelles, Lovanio e Mons. Durante la sua vita, difende la “santa libertà” ereditata da Teresa di Gesù. Anna non si lamenta mai ed è sempre di sostegno e di conforto a tutti trasmettendo nell’azione la sua intensa fede e il suo straordinario amore per Gesù e i sacramenti. Dopo 14 anni a Bruxelles, nei quali tollera sofferenze interiori e fisiche, la beata muore il 4 marzo 1621, a 75 anni, in fama di santità, dopo aver fondato 9 conventi personalmente e più di 50 grazie alle sue religiose. La data della memoria liturgica è il 25 novembre.
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