Beata Conchita Cabrera

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Dallo scorso anno il 3 marzo la Chiesa ricorda la beata María Concepción Cabrera Arias, chiamata Conchita, mistica messicana che nacque a San Luis Potosí, in Messico, l’8 dicembre 1862, settima di dodici figli. I genitori, benestanti, erano ferventi cristiani e le avevano insegnato a pregare ogni giorno. Dopo aver ricevuto una formazione scolastica semplice, a tredici anni si fidanzò con Francisco Armida. Il fidanzamento durò circa nove anni, nei quali lei continuò la sua vita di preghiera e di ricerca di perfezione cristiana. Cominciò presto ad avere un’attrazione per l’ascesi che concretizzò nell’uso di strumenti di penitenza. Con spirito apostolico cominciò a insegnare il catechismo ai figli dei lavoratori che prestavano servizio nella sua famiglia. Amava molto scrivere e nel 1878 realizzò la sua prima opera. L’8 novembre 1884 sposò Francisco e formò una famiglia dove le priorità erano l’educazione cristiana dei nove figli e la devozione mariana. Nell’agosto del 1889 Conchita partecipò ai suoi primi esercizi spirituali, dove scoprì il suo ruolo nella Chiesa: «La tua missione è salvare anime». Il suo primo direttore spirituale fu padre Alberto Mir, della Compagnia di Gesù. Desiderosa di rendere ancora più concreta la propria appartenenza a Dio, Conchita volle riprodurre su di sé il monogramma JHS. Il 14 gennaio 1894 se lo incise sul petto con un coltello, sigillandolo col fuoco. Da quel momento la sua missione fu quella espressa nella frase: «Gesù Salvatore degli uomini, salvali!». Conchita ricevette alcune grazie speciali, come il matrimonio spirituale e l’esperienza dell’incarnazione mistica. Il 17 settembre 1901, dopo 17 anni di matrimonio, Francisco morì a Città del Messico, dove si era trasferita la famiglia. Rimasta vedova si dedicò all’apostolato e all’annuncio del Vangelo e, dopo aver ottenuto il permesso dal vescovo, promosse l’Apostolato della Croce, un movimento con cui invitava le anime a unirsi all’opera redentrice di Gesù. Il 3 maggio 1897 furono fondate le Religiose della Croce. Fu ricevuta in udienza dal Papa Pio X il 17 novembre 1913 che le diede una speciale benedizione e autorizzò la fondazione del ramo maschile delle Opere della Croce. Oggi i rami sono cinque: due associazioni per laici, l’Apostolato della Croce, l’Alleanza d’Amore con il Sacro Cuore di Gesù; la Fraternità Sacerdotale e due congregazioni religiose. I suoi manoscritti sono raccolti in 158 volumi. Nel suo diario spirituale (Cuenta de Conciencia), narra le vicende interiori della sua vita. Morì il 3 marzo 1937. I suoi resti mortali sono nella cripta della cappella all’Altillo, a Città del Messico. È stata beatificata nel santuario della Madonna di Guadalupe il 4 maggio 2019.

Daniela Catalano

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