Beata Eugénie Joubert

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Questa settimana conosciamo la Beata Eugénie Joubert, suora della Congregazione della Sacra Famiglia del Cuore di Gesù, che la Chiesa ricorda il 2 luglio. Nacque l’11 febbraio 1876 a Yssingeaux presso Le Puy-en-Velay, nell’Alta Loira, in Francia, quarta di otto figli in una famiglia di viticoltori.

Fino al 1887 studiò dalle Orsoline di Monistral, dove ricevette la Prima Comunione e la Cresima. Per un anno fu allieva delle suore di San Giuseppe a Yssingeaux, poi passò al Collegio di Santa Maria a Le Puy; nel frattempo la sorella maggiore entrò tra le Suore della Santa Famiglia del Sacro Cuore, una congregazione fondata dal gesuita Louis-Étienne Rabussier e da madre Maria Ignazia Melin. E lei, nell’ottobre del 1893, decise di trascorrere qualche giorno con la sorella a La Darne, dove le Suore della Santa Famiglia avevano una casa di campagna. In quell’occasione capì quale era la sua strada. Dopo aver vinto le resistenze paterne, il 6 ottobre 1895 entrò come postulante e la madre salutandola le disse: «Non guardare più al passato, ma diventa una santa!». Il 13 agosto 1896, ricevette l’abito e iniziò il noviziato e l’8 settembre 1897 fece la professione.

Fu inviata ad Aubervilliers, un paese dove gli abitanti erano in maggioranza degli operai, con il compito di fare catechismo ai bambini. Nel 1898 fu destinata a Le Puy, poi a La Darne.

Tre anni dopo passò a Liegi, per svolgere sempre la mansione di catechista e anche di sacrestana.

A giugno del 1902, la sera della festa del Sacro Cuore, si mise a letto perché aveva contratto la tubercolosi. Costretta all’isolamento e bloccata si assunse un importante impegno che annotò sul suo diario: «Essere fedele nelle sofferenze. È Gesù che viene. Posso così far molto per le anime, per la Santa Famiglia del Sacro Cuore».

Trascorse qualche giorno a Saint-Gilles, vicino a Liegi, dove sua sorella era superiora.

Nel frattempo le consorelle per ottenere la grazia della sua guarigione, fecero voto di andare con lei in pellegrinaggio a Roma e a Loreto. Appena diede segni di miglioramento, la portarono al santuario della Santa Casa di Loreto e poi a Roma. Il 6 maggio 1904, in compagnia di un’altra suora, lasciò Roma per tornare a Liegi. Dal 18 giugno non si alzò più. Il 2 luglio, guardando il “suo” Bambinello, suor Eugenia pronunciò per tre volte il nome di Gesù e poi spirò a soli 28 anni. Giovanni Paolo II l’ha beatificata a Roma il 20 novembre 1994. I suoi resti mortali riposano nella cappella delle suore della Santa Famiglia del Sacro Cuore a Dinant.

Daniela Catalano

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