Beato Giordano di Sassonia

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Questa settimana ricordiamo il beato Giordano di Sassonia, religioso tedesco la cui memoria cade il 13 febbraio. Nacque intorno al 1190 a Burgherg in Westfalia, in una famiglia di umili origini. Grazie alle sue eccellenti doti nel 1219 entrò all’Università di Parigi dove ottenne il baccelierato in teologia e insegnò come “magister artium”. In quel periodo incontrò san Domenico, di passaggio per Parigi, si confessò da lui e fu esortato a ricevere il diaconato. Dopo qualche mese Giordano decise di farsi domenicano con il suo amico Enrico di Colonia. Entrò nell’Ordine il mercoledì delle Ceneri, 12 febbraio 1220, nel convento di Saint-Jacques. Qualche mese dopo fu scelto quale delegato principale del convento di Parigi, per assistere al primo capitolo generale dell’Ordine, nel maggio 1220 a Bologna. Rientrato a Parigi, riprese l’insegnamento e il ministero. Nel capitolo generale di Bologna del giugno 1221 fu nominato provinciale della Lombardia. Vi giunse dopo la morte del santo, avvenuta il 6 agosto 1221.

Giordano risiedeva a Bologna, predicava e vigilava sui conventi. Durante il suo provincialato, fu istituito nel convento patriarcale di S. Domenico di Bologna il canto del Salve Regina dopo la recita di Compieta, a seguito della vessazione diabolica di cui era stato vittima un certo fra Bernardo, usanza che ben presto fu estesa in tutto l’Ordine fino a diventare una delle più famose preghiere mariane. Nel capitolo di Parigi del 23 maggio 1222 fu eletto secondo maestro generale dell’Ordine. Nel giugno 1223 nel monastero di sant’Agnese a Bologna accolse Diana degli Andalò e le sue compagne. Nel maggio 1233 eseguì la traslazione delle spoglie del fondatore dell’Ordine a Bologna. Pubblicò le prime costituzioni domenicane, diede impulso al ministero della predicazione in Europa e nelle missioni. Scrisse il Libellus de principiis Ordinis Praedicatorum che lo consacrò primo storiografo di san Domenico. Le sue lettere inviate alla beata Diana d’Andalò contengono molte notizie sui suoi viaggi e di tipo religioso, personale e culturale. Nel 1236 si recò a visitare la provincia di Terra Santa. Tornando in Europa, a causa del naufragio della nave, morì il 13 febbraio 1237 con i due compagni. Le tre salme, furono sepolte nella chiesa domenicana di Acri, l’attuale Akko, nel nord di Israele. Le sue spoglie furono disperse in seguito all’invasione dei turchi.

Nel giorno della sua morte la futura santa Ludgarda ebbe una visione di Giordano in cielo. Leone XII, il 10 maggio 1826 ne confermò il culto.

Daniela Catalano

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