“Bibliodramma”: mettersi in relazione con la Parola

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Ufficio Catechistico Diocesano. Seconda giornata di “Nutrimento spirituale”

TORTONA – Domenica 17 febbraio si è svolta la seconda delle cinque giornate di “Approfondimento e Nutrimento spirituale” presso il Centro “Mater Dei” di Tortona, organizzate dall’Ufficio Catechistico Diocesano, guidato da don Fabrizio Pessina, e condotte da Manuel Rossi e Laura Barbi, membri dell’equipe del “Bibliodramma”.

Gli incontri sono rivolti a chi desidera approfondire la propria relazione con la Parola di Dio, mettendosi in ascolto attivo della propria vita di fede.

La mattina i partecipanti si sono dati appuntamento al “Mater Dei” e hanno consolidato il legame già esistente svolgendo diverse attività sul tema del Vangelo della giornata (Lc 6,17.2026) in cui si parlava delle beatitudini.

Uno spirito di collaborazione e armonia ha permesso a ciascuno di muoversi, raccontarsi, esprimersi sia tutti insieme, sia in piccoli gruppi o in coppie, con le parole, con il corpo, con il gioco.

Particolarmente forte, intenso e commovente è stato il momento del “Bibliodramma”: la lettura della Parola di Dio e la successiva drammatizzazione hanno fatto sì che i partecipanti avessero di fronte lo specchio di ciò che passa nella vita e nel cuore di tutti, rendendo lucidi parecchi occhi nei momenti più forti.

Dopo pranzo i lavori sono ripresi con una meditazione sul Vangelo di Luca: scegliere il Signore significa abbandonare tutto, rinunciare agli agi, essere detestati, allontanati dalle cerchie del potere, dai soldi e dall’onore: beato è colui che “è nel Regno” adesso.

Il credente che sente attaccamento per tutto, che riceve dal mondo considerazione, faccia molta attenzione, perché sarà inghiottito dal mondo che ama possedere.

Le parole del Messia rimandano a situazioni attuali: l’abbondanza degli oggetti, la ricerca insaziabile del piacere, il desiderio del successo e dell’applauso… tutto ciò dà false sicurezze, ci fa credere di essere più importanti di altri, indurisce i cuori, rende privi di solidarietà. In seguito, divisi in gruppi, i presenti hanno meditato su ciascuna beatitudine e hanno scelto un simbolo che hanno poi donato al momento dell’offertorio durante la celebrazione Eucaristica che ha celebrato don Pessina, animata da canti e invocazioni spontanee.

Al termine della giornata i partecipanti si sono salutati affettuosamente (dandosi appuntamento per il 24 marzo), con una nuova luce negli occhi che, come gli occhiali scelti a simbolo della giornata, permetterà di vedere il mondo con sguardo nuovo, in un processo che ricomincia sempre ma non si ripete mai, grazie alla Parola sempre viva e attuale.

Cristina Bertin

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