Bilancio approvato. Minoranza astenuta
La votazione nel consiglio di giovedì scorso. Il Covid ha condizionato i conti comunali
TORTONA – Il consiglio comunale che si è svolto giovedì scorso ha approvato il bilancio consuntivo 2020. In aula le forze di maggioranza hanno espresso parere favorevole e i gruppi di opposizione si sono astenuti. L’esercizio finanziario è stato pesantemente condizionato dalle misure anti Covid che hanno portato a minori entrate, uscite straordinarie e sono state anche fonte di risparmi inattesi per spese non erogate a causa della mancata attuazione di opere.
Per questi motivi l’opposizione ha deciso di astenersi, riconoscendo che, al netto di qualche differente sensibilità su singoli provvedimenti, sul complesso dei numeri non c’era molto margine su cui agire.
Dalla relazione dell’assessora alle Finanze, Anna Acerbi (nella foto), emerge che il fondo cassa, che al 31 dicembre 2019 ammontava a 3.702.000 euro, lo scorso anno è salito a 9.735.000 euro circa, essendo diminuite le cifre erogate per pagamenti.
Per gli interventi di contrasto alla pandemia, il Comune ha stanziato più di 1 milione di euro, prelevato dal Fondo Funzioni Fondamentali.
Entro il mese di maggio dovranno essere presentate tutte le spese, anche se rimane la possibilità di utilizzare eventuali rimanenze nel 2021. Il rendiconto chiude con un disavanzo di 1.743.000 euro, confermando la tendenza a recuperare il pregresso, emerso per la pulizia dei residui inesigibili alcuni anni fa e spalmato, come consentito dalla legge, su trent’anni. Il confronto con gli anni precedenti mostra la progressiva riduzione di esso.
I circa 3 milioni del 2019 in due esercizi sono stati quasi dimezzati.
Nel complesso le entrate ammontano a 35.940.271 euro a fronte di 29.904.881 euro di uscite; è pari a 649.000 euro il fondo pluriennale vincolato per le spese correnti e a 4.697.269 quello per spese in conto capitale. Il consiglio ha poi approvato alcune modifiche regolamentari all’applicazione del canone per l’occupazione di aree e spazi pubblici destinati a mercati e al canone patrimoniale di concessione pubblicitaria.
Stefano Brocchetti