Bollette alle stelle. Commercianti e aziende non possono andare avanti così

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Un’emergenza. Anzi, una vera crisi. I rincari di luce e gas stanno mettendo in ginocchio non solo le famiglie ma anche tante attività: negozi, bar, ristoranti. Siamo andati a intervistare gli esercenti delle nostre città che lanciano il loro grido di allarme

Tortona. «Il costo dell’elettricità è triplicato»

Gli imprenditori della ristorazione stringono tra le mani le bollette: i rincari sono esorbitanti e sale la rabbia contro una congiuntura internazionale che sembra impazzita.

«Per ora le ultime due bollette della luce sono in linea con le precedenti. – raccontano Adriana ed Elisabetta Rinaldi, titolari del laboratorio di pasticceria “Dolce&Mente” di Tortona – È la materia prima ad aver avuto un aumento del 40%: il costo del burro è triplicato, così come quello della panna; un po’ meno le uova. Usciamo da due anni di difficoltà a causa della pandemia, ora c’è la guerra tra Russia ed Ucraina e la crisi che porta con sé. Per mantenere inalterata la qualità dei nostri prodotti artigianali, abbiamo dovuto applicare un lieve adeguamento dei prezzi: vogliamo offrire ai nostri clienti il meglio e mai ripiegheremmo su ingredienti di minor pregio».

Sempre a Tortona ha aperto, dallo scorso maggio, “Raro”, bar e bottega di tipicità alimentari: «Le bollette arrivano e sono da pagare. – afferma il titolare Valerio Sità – Il mio locale non è di grandi dimensioni, ma l’ultima bolletta della luce è stata una stangata: 1700 euro, il doppio rispetto alle precedenti. Capisco chi ha attuato degli adeguamenti, ma in questo momento io provo a non farlo, non gonfiando i prezzi finali, anche se la situazione è dura per tutti. Certo, bisogna stare attenti a cosa si compra. Mi viene da dire che noi piccoli imprenditori, abbandonati dal Governo, siamo degli eroi! Speriamo che questa situazione non prosegua, altrimenti bisognerà andare verso un’ottimizzazione degli orari di apertura».

Nella vicina Casalnoceto, Andrea e Paolo Montanari, titolari del ristorante “La Locanda del Seicento”, si erano mossi già la scorsa primavera con lavori nella propria attività. «Abbiamo tolto una cella frigo, sostituito una pompa di calore, messo in atto altre migliorie energetiche, ma nonostante tutto questo l’ultima bolletta Enel di luglio è più che triplicata rispetto a quella di un anno fa. Cerchiamo però di non scoraggiarci e, anzi, metteremo un impianto fotovoltaico sul tetto e ci stiamo anche attrezzando per elettrificare la cucina: senza luce non resteremo mai, mentre temiamo che, se non cambia qualcosa, arriveremo alla sospensione totale del gas. Per quanto riguarda le materie prime, è rincarato tutto, ma noi non aumenteremo nulla: per limitare i costi e non far pagare ai clienti le nostre spese, andiamo personalmente dai produttori ad acquistare carne, pesce e verdura».

Alessandra Dellacà

Oltrepò pavese. «Costretti a ridurre le giornate di apertura»

Esplode la protesta sul caro energia anche in Oltrepò pavese. Le bollette triplicate e quadruplicate costringono gli esercenti e i ristoratori a ridurre le giornate di apertura e in certi casi i gestori e i proprietari di attività sono stati costretti ad aumentare i prezzi. Una situazione drammatica che se dovesse perdurare per tutto il prossimo inverno provocherebbe delle chiusure ad attività che hanno già dovuto far fronte ai due anni di crisi economica causati dalla pandemia. «Speriamo in un intervento sia del Governo italiano, sia di quello europeo. – afferma Alessandro Custolari gestore della seggiovia di Pian del Poggio situata nel comune di Santa Margherita di Staffora – Il bar bistrot e l’impianto di risalita hanno subito dei rincari assurdi dal punto di vista energetico. I costi sono triplicati e se i prezzi dell’energia continueranno ad essere gli stessi, saremo costretti a sostenere una spesa preventivata di oltre 18 mila euro spalmata su tutto l’anno. Per ridurre i consumi energetici abbiamo deciso nel mese di novembre di tenere aperta la seggiovia solo nella giornata di domenica. Oltre ai rincari energetici abbiamo un altro problema causato dalla viabilità provinciale che è disastrosa. La speranza è che gli interventi di sistemazione annunciati sulle due strade, che portano alla nostra seggiovia, vengano realizzati nel più breve tempo possibile».

«Il costo dell’energia è triplicato rispetto all’anno scorso ma noi abbiamo deciso di non aumentare i prezzi. – spiega Danilo Nembrini titolare del ristorane “La Pineta” di Fortunago – Per cercare di limitare le spese in previsione della stagione autunnale stiamo valutando di ridurre i giorni di apertura».

«A fronte dei rincari energetici avevamo deciso di aumentare leggermente i prezzi senza però stravolgerli. – aggiunge Michela Alpegiani, titolare del bar ristorante “Appennino Pavese” a Brallo di Pregola – Nonostante la stagione estiva sia stata super positiva abbiamo intenzione di aprire alla sera solo su prenotazione. La speranza è che si riesca a ridurre i prezzi di gas e luce».

Sempre al Brallo di Pregola le bollette pazze stanno creando delle serie difficoltà a Fabio Vergagni, conosciuto nell’alto Oltrepò con il soprannome di “panettiere voltante”. «I costi di luce e gasolio per il forno sono raddoppiati. Questi rincari ci hanno costretti ad aumentare di 30 centesimi al chilo il prezzo del pane. Purtroppo gli aumenti hanno toccato un po’ tutto e temiamo per l’inverno con gli aumenti del riscaldamento. Confidiamo in un provvedimento da parte del Governo».

Mattia Tanzi

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