“Broni-Stradella”: è Giannini il presidente

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Il consiglio composto da Verri, Braghieri, Lucchini e Cavallè. Fumata nera per i revisori

STRADELLA – Luigi Giannini è il nuovo presidente della “Broni-Stradella Pubblica”. Lo ha deciso l’assemblea dei soci della municipalizzata oltrepadana, che si è riunita lunedì scorso dopo due rinvii in poco meno di venti giorni. A differenza degli incontri precedenti, però, questa volta ha tenuto l’accordo dei sindaci sulla lista unitaria da proporre al voto dei Comuni soci.

Insieme a Giannini, dirigente di Asst Pavia, ex assessore comunale ed esponente di spicco del volontariato cattolico stradellino, entrano Pinuccia Verri, segretaria della Lega di Broni, il commercialista Fabio Braghieri, il presidente uscente Siro Lucchini, appoggiato da una ventina di Comuni del Basso Pavese e dell’Oltrepò centrale, e l’ingegnere ambientale Caterina Cavallè, indicata dal Comune di Broni. Il voto sul nuovo consiglio di amministrazione è stato all’unanimità, a dimostrazione del fatto che l’accordo tra i primi cittadini ha retto, nonostante le incertezze dell’ultima ora.

Non è stato così, invece, per l’elezione del collegio sindacale, su cui si è registrata una spaccatura tra i soci, con una quindicina di sindaci che hanno lasciato l’assemblea per protesta contro la terna che è stata presentata, lamentando una mancata condivisione dei nomi. Essendoci disaccordo tra le varie anime della società, la presidenza dell’assemblea ha optato per un rinvio di questo secondo punto a data da destinarsi: la convocazione sarà fatta solamente quando si avrà la certezza dell’accordo raggiunto sui revisori, senza il rischio di ulteriori sorprese e altri rinvii.

«Sono soddisfatto che ci sia stata l’unanimità sul mio nome, era quello che speravo perché un’azienda multiservizi, che associa 64 Comuni, deve fare l’interesse di tutti e deve esserci una unità di intenti sulle varie problematiche. – sono le prime parole del neo presidente Giannini – La mia disponibilità a candidarmi nuovamente era proprio condizionata a che ci fosse l’unanimità sul mio nome. Ora spero che altrettanto in fretta si trovi l’accordo sui nomi del collegio sindacale, che è anch’esso un organismo molto importante per la società». Una volta definita la governance dell’azienda, sono due gli argomenti sul tavolo del nuovo Cda: da una parte l’inchiesta “Piazza Pulita” che ha coinvolto alcuni dipendenti infedeli della società per i presunti reati di assenteismo e traffico illecito di rifiuti, dall’altra la presentazione del piano industriale e il risanamento dei conti, visto che il bilancio 2020 ha chiuso in perdita di oltre 950.000 euro.

Oliviero Maggi

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