Cammina cammina…

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di Maria Pia e Gianni Mussini

Negli anni pre-Covid questo per Gianni e Maria Pia era il periodo del pellegrinaggio: una settimana di robuste camminate verso una meta religiosa, con una compagnia di amici e la guida di don Emilio, prete di quelli veri.

Iniziata con il Cammino di Santiago di Compostela, la tradizione è continuata su vie forse meno celebri ma non meno affascinanti (San Benedetto, San Francesco di Paola…), per poi arrendersi davanti al virus. Che ha fermato la compagnia ma non le ha fatto perdere la voglia di camminare e intanto progettare nuovi allettanti percorsi.

Che cos’ha di tanto speciale un Cammino? In fin dei conti, Gianni e Maria Pia sono sempre stati appassionati cultori delle escursioni in montagna; e ovunque vadano si muovono volentieri a piedi o magari in bicicletta. Ma in un pellegrinaggio si tratta di camminare con costanza, quotidianamente, in una sospensione del tempo che ricorda il nunc dell’Ave Maria, dove l’istante e l’eterno si condensano e tutto pare una grazia: le amicizie, i paesaggi, la cultura dei luoghi, i visi che diventano presto ben riconoscibili sguardi.

Cammina cammina, in un pellegrinaggio si finisce così per riflettere su se stessi e sulla vita, e magari per scambiare due chiacchiere con quel Signore che ora sembra più vicino e più vero.

Con i compagni d’avventura, poi, si crea quell’istintiva complicità cameratesca (da “amici per sempre”, dice don Emilio) tipica di chi condivide un progetto; ma che si estende anche a tutti coloro che si incontrano sulla via: sangue pulsante che permette una comunicazione autentica, non quella troppo spesso adulterata che scorre sui nostri telefonini… Ecco, si impara un “ritmo” nuovo, più umano.

E siccome tutti camminano, non c’è tempo per il narcisismo e, anzi, non si può proprio fare a meno di uscire da sé, aprendo gli occhi su un mondo umile e pieno di sorprese. Come in quella chiesetta galiziana, dove un Cristo dal braccio schiodato vuole abbracciare un ragazzo a cui era stata negata l’assoluzione a causa di un peccato troppe volte ripetuto (ma la pietà di Dio è infinita!). Oppure a Cerzeto, nella Calabria albanese, nella cui piazzetta la comunità ha offerto agli ospiti pellegrini una tavolata di amicizia e una sopressa da svenimento. O magari a Poggio Bustone, il paese di Lucio Battisti (colonna sonora dei verdi anni di Gianni e Maria Pia), ma anche custode di un tremendo Spacco nella roccia causato – secondo la tradizione – dal terremoto del Venerdì Santo: lì san Francesco si concedeva un riposo adorante immaginando di essere nel costato del suo Gesù.

Cammina cammina, si vedono cose ignote ai “fortunati” che si muovono in auto o in aereo…

cantiamolavita@katamail.com

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