Che sia la volta buona?

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L’inchiesta. Ospedale di Tortona. Il CeSIM ha trasmesso alla Regione Piemonte la bozza del progetto di potenziamento (redatta in una sola settimana). In Consiglio comunale Pd e Lista civica per Bardone ritirano l’Ordine del Giorno: maggioranza e opposizione d’accordo sulla firma di un documento congiunto

Che sia la volta buona? Il dubbio rimane, ma per l’ospedale di Tortona sembra esserci qualche positiva novità. Infatti, secondo quanto affermato dal sindaco, Federico Chiodi, durante il Consiglio comunale di lunedì 15 febbraio, a margine della discussione sull’Ordine del Giorno, presentato dai consiglieri Marcella Graziano e Giovanni Castagnello del Pd e Lorenzo Bianchi della Lista civica per Bardone, sul futuro dell’ospedale, il Centro Studi Interaziendale di Management Sanitario (CeSIM), lo scorso 5 febbraio, ha trasmesso alla Regione Piemonte la bozza del progetto di potenziamento di cui si era parlato il 27 gennaio durante l’incontro tra i vertici dell’ASL AL e il sindaco di Tortona e di Castelnuovo Scrivia, Gianni Tagliani, quest’ultimo in qualità di presidente dell’assemblea dei sindaci del territorio riuniti nel CISA. I dubbi sono d’obbligo, perché il regolamento del CeSIM, indispensabile “al fine di consentire la funzionale gestione dell’attività del Centro Studi”, è stato approvato il 29 gennaio 2021 con deliberazione n. 56 del direttore generale dell’Azienda Ospedaliera “SS. Antonio, Biagio e C. Arrigo”, ossia appena una settimana prima che la bozza fosse inviata alla Regione.

A questo punto, qualche domanda sorge spontanea. È sufficiente una settimana per predisporre un progetto per il potenziamento di un ospedale che serve 60 mila persone e dispone di 120 posti letto? Oppure il progetto era già in avanzato stadio di elaborazione ed è stato ultimato rapidamente, per far seguire qualche fatto concreto alle assicurazioni fornite dall’ASL AL ai sindaci il 27 gennaio?

Comunque sia, che, nelle appropriate sedi istituzionali regionali ed aziendali, si producano e si discutano documenti progettuali sull’ospedale di Tortona è certamente un cambio di passo, da registrare nella colonna delle “attività”, finora molto scarna rispetto a quella delle “passività”. Nel corso della discussione sull’OdG sono emersi già due aspetti che formano, per il momento, le uniche, o quasi, certezze: il potenziamento dell’ospedale tortonese avverrà nell’ambito del quadro normativo vigente (DGR 1-600 del 19 novembre 2014), quindi senza che il Pronto Soccorso possa diventare un DEA (Dipartimento di Emergenza e Accettazione), e vedrà l’intervento dei privati per acquisire le competenze non disponibili o non facilmente reperibili dal “pubblico”.

In tal caso, Regione Piemonte e ASL AL dovrebbero prendere le decisioni con tempestività ed attuare i controlli con rigore in quanto, come aveva dimostrato già nel 1963 Kenneth Arrow, futuro premio Nobel per l’economia, nella sanità il mercato è meno efficiente rispetto ad altri settori.

Per la cronaca, l’Ordine del Giorno è stato ritirato. I firmatari hanno aderito alla proposta del sindaco che si è impegnato a chiedere a maggioranza ed opposizione di predisporre un documento unitario. Un importante segno di coesione che dovrebbe porre fine alle ormai inutili recriminazioni e alle reciproche accuse di responsabilità tra le due parti politiche nel declassamento del nostro ospedale. Seguiremo con attenzione gli sviluppi di questi, pur ancora timidi, segnali di svolta.

Cesare Raviolo

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