“Chi è l’animatore cristiano?” Chi ha il “fiuto della cura” verso i fratelli

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Al corso della Pastorale Giovanile sono arrivati circa 200 ragazzi da tutta la Diocesi. Anche il vescovo ha salutato i partecipanti

TORTONA- Il Servizio di Pastorale Giovanile ha organizzato nel week end del 15 e 16 febbraio il Corso diocesano sul tema “Chi è l’animatore cristiano”. Sono stati quasi duecento i ragazzi e le ragazze che hanno deciso di trascorrere il weekend insieme, per prepararsi al meglio in vista del Grest, che è il protagonista estivo di tante parrocchie della Diocesi dove bambini e ragazzi si divertono seguendo l’esempio di Gesù e del Vangelo. Al centro dell’attenzione c’erano i i cinque sensi, necessari per entrare in relazione con l’altro, ma in una chiave interessante: dal sentire all’ascoltare; dal ricevere al dare; dal parlare al trasmettere; dal guardare all’accorgersi; dall’indifferenza all’incontro. Questi temi sono stati declinati con diverse attività da tanti educatori provenienti da ogni zona della diocesi, che hanno donato il loro tempo in queste giornate.

Come strutture sono state utilizzate il seminario, l’aula Paolo VI dell’istituto “Santachiara” e delle stanze del Centro “Mater Dei”, dove, nel pomeriggio della domenica, è passato a salutare i ragazzi il vescovo Mons. Guido Marini, accolto calorosamente da tutti i presenti. Il Pastore diocesano ha ricordato, riprendendo le parole del Santo Padre Francesco, quanto sia importante il “fiuto della cura”. Esso è indispensabile per saper accogliere ed entrare in empatia con i fratelli, piccoli e grandi, che il Signore metterà di fronte agli animatori questa estate. È stata una “due giorni” intensa e molto proficua, all’insegna dell’amicizia e della condivisione, che porterà sicuramente frutti graditi e abbondanti. Ora i partecipanti al corso sono attesi da diversi appuntamenti diocesani di formazione nei prossimi mesi, in diverse città della Diocesi. Un grande ringraziamento è stato rivolto a tutti i volontari che hanno reso questo momento ben organizzato e non hanno fatto mancare attenzione e sostegno ai presenti.

Marco Fascella

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