Chiedere aiuto contro la violenza

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La campagna informativa a sostegno delle donne che vogliono denunciare i soprusi

TORTONA – Oggi, giovedì 25 novembre, ricorre la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e il Comune di Tortona ha avviato alcune iniziative di sensibilizzazione sul tema.

Tra queste merita particolare attenzione la campagna informativa intitolata “Non restare in silenzio, chiedi aiuto”, realizzata in collaborazione con la compagnia Carabinieri di Tortona, con il sostegno del Cisa e del Centro antiviolenza “Me.dea” e il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Tor-tona. L’obiettivo di questa azione è quello di fornire riferimenti pratici per aiutare le persone che sono vittime di sopraffazione fisica, economica o psicologica e soprattutto per contribuire a creare una cultura che superi la violenza di genere. Si vuole fare comprendere «che si può e si deve chiedere aiuto, per sé o per altri che vivano una condizione di violenza», chiamando il numero di emergenza 112, oppure il 1522 che è la linea dedicata alle segnalazioni relative a violenze e stalking, dove è presente un servizio multilingue e di consulenza psicologica e legale.

Lunedì 22 novembre, alla presentazione della campagna, sono intervenuti il sindaco Federico Chiodi, il comandante della Compagnia Carabinieri di Tortona, Domenico Lavigna, l’assessore comunale alle Pari Opportunità Marzia Damiani e il presidente della Fondazione Cr Tortona Pierluigi Rognoni.

Nel pieghevole, che sarà diffuso in città, sono illustrate le forme in cui si manifesta la violenza di genere, non solo fisica o sessuale, ma an-che psicologica, economica o tramite atti persecutori. In presenza di fatti simili, si indica come prioritario il ricorso al pronto soccorso e la denuncia presso la stazione carabinieri e si illustrano i vari servizi assistenziali cui rivolgersi suc- cessivamente. La base di tutto, però, resta la creazione di una cultura che consenta «non soltanto di affrontare e gestire le emergenze legate a specifici atti di violenza, ma anche di garantire un supporto costante nel tempo alle donne che decidano di denunciare situazioni di disagio e insicurezza, in particolare nell’ambito familiare», come spiegano gli enti promotori della campagna. Questa mattina, inoltre, alle ore 11, nel cortile della ex Caserma Passalacqua, sarà inaugurata la “panchina rossa”, simbolo delle vittime della violenza di genere, realizzata in collaborazione fra Comune, Cisa, Me.Dea e il Consultorio famigliare Asl e sabato 27, alle ore 15, in Biblioteca, si terrà uno stage di difesa personale femminile organizzato dalla palestra “Future Fight Team-Munera”, durante il quale ci sarà un intervento di Elisabetta Chiodi dell’associazione Prassagora sul tema “Come affrontare la paura”.

Stefano Brocchetti

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