“Ciampini”: lezioni di cucina al “Bunet”
Costanzo Cuccuru, assessore alla Cultura: «Il progetto punta al rilancio enogastronomico della città»
NOVI LIGURE – Forse è la volta buona che l’annosa vicenda del ristorante “Bunet”, situato nei pressi del Museo dei Campionissimi a Novi, abbia una lieta conclusione, anche se il Comune deve ancora ricevere 150.000 euro dal gestore e occorrerà un passaggio legale non semplice nelle opportune sedi giudiziarie. In collaborazione con la Provincia di Alessandria, questo noto ristorante potrà essere riqualificato come “Laboratorio gastronomico” e affidato all’omonima struttura gestita dall’istituto “Boccardo – Ciampini” sotto la direzione del professor Giuseppe Nappi. Attualmente, il corso “Enogastronomia e Servizi sala e vendita” offre un percorso flessibile con la possibilità di maturare conoscenze e competenze finalizzate a un inserimento immediato nel mondo del lavoro. Al termine del quinquennio si consegue il diploma di “Tecnico dei Servizi Enogastronomici e dell’ospitalità alberghiera”, con scelta tra “Settore Cucina” o “Settore sala e vendita”. Il diplomato al termine degli studi è in grado di eseguire la preparazione dei pasti nella ristorazione commerciale e collettiva; svolgere servizi di sala e bar con competenze nella scelta delle materie prime; gestire una struttura enogastronomica; preparare menù adeguati alla clientela; promuovere i prodotti tipici nazionali e internazionali e le nuove tendenze enogastronomiche. L’assessore alla Cultura, Costanzo Cuccuru, con grande intuito, conoscendo le ristrettezze strutturali in cui stanno operando i futuri cuochi al Boccardo e pensando di valorizzare gli ampi locali del “Bunet”, ne ha parlato con il dirigente scolastico Mario Scarsi e con il presidente della Provincia.
«Dopo un approfondito sopralluogo – ha detto l’assessore – si è deciso di procedere al trasferimento in previsione anche del fatto che gli studenti subiranno quelle restrizioni previste dal decreto sul distanziamento sociale. Inoltre il recupero del “Bunet” rientrerebbe anche nel piano di rilancio cittadino post Covid, offrendo un’opportunità unica per una crescita del turismo enogastronomico di tutta la zona». Il ristorante sarà gestito logicamente dal Boccardo – Ciampini e potrà intervenire durante le manifestazioni al Centro Fieristico e allo stesso Museo vendendo i prodotti tipici novesi come focaccia, amaretti, cioccolato e i vini, anche sotto forma di ristorazione diretta aperta al pubblico, a basso costo, utilizzando i piatti realizzati dagli stessi allievi.
Vittorio Daghino
(Nella foto: Mario Scarsi e Giuseppe Nappi)