Citius Altius Fortius
Racconti a cinque cerchi. Manca solo una settimana all’apertura dei XXXIII Giochi Olimpici che dal 26 luglio si disputeranno a Parigi, per la terza volta nella storia. Gli atleti di casa nostra sono Nespoli, Magistris, Melon e Bonazzi
Di Matteo Sisti
Il 26 luglio si dichiareranno ufficialmente aperti i XXXIII Giochi Olimpici estivi di Parigi, esattamente a 100 anni di distanza dal 1924 in cui si disputò l’ultima edizione organizzata dal barone Pierre de Coubertin che proprio in quell’occasione lanciò il motto “citius altius fortius” che costituisce, insieme ai 5 cerchi e alla fiamma olimpica, uno dei principali simboli delle gare. Come in tutte le edizioni precedenti, anche quella di Parigi porterà con sé una serie di curiosità degne di nota. Partiamo dalla cerimonia di apertura che per la prima volta non si terrà presso uno stadio ma in un ambiente aperto e gratuito per tutti (sono previsti circa 600.000 partecipanti): le imbarcazioni che ospiteranno gli atleti di 206 comitati olimpici sfileranno sulla Senna a partire dal tramonto di venerdì 26 luglio.
Gli organizzatori hanno pensato inoltre ad alcune novità per la cerimonia di chiusura. Contrariamente al passato, domenica 11 agosto l’ultima gara olimpica sarà la maratona femminile. Il percorso di 42,195 km di questo evento sarà un omaggio alle donne e farà riferimento a un episodio chiave della rivoluzione francese, la marcia delle donne su Versailles del 5 ottobre 1789.
Fa invece alquanto discutere la scelta del comitato promotore di designare Tahiti nella Polinesia francese come sede per le gare di surf, a 15.000 km dalla capitale. Perché non scegliere posti conosciuti dai surfisti di tutto il mondo come Biarritz e Hossegor?
Ma veniamo al lato meramente sportivo dalla kermesse a 5 cerchi.
In mezzo a tanti campioni in cerca dell’alloro olimpico cito la nazionale statunitense di basket. La vera domanda stavolta è: questa squadra è più forte del Dream Team del 1992? Da ex cestista mi basta citare Michael Jordan, Magic Johnson e Larry Bird. Stop, mi sono già dato una risposta. Per i nostri colori e i nostri atleti sarà invece l’edizione col maggior numero di partecipanti (403), nonostante la presenza di soli 2 sport di squadra (pallavolo e pallanuoto maschile e femminile).
Oltre alla scherma pronta a rialzarsi dopo la debacle di Tokyo, al nuoto e all’atletica con parecchie carte vincenti da giocare in varie discipline, al volley maschile e femminile mai così preparati a sfatare il tabù olimpico, è degno di una menzione Giovanni Johnny Pellielo da Vercelli. Recordman azzurro che con 8 partecipazioni ha raggiunto i fratelli d’Inzeo nell’equitazione e Josefa Idem nella canoa. Partecipazione di rilievo anche per gli atleti dei nostri territori. Ai giochi di Parigi vedremo scoccare le frecce dall’arco del vogherese Mauro Nespoli (nella foto); la pavese Lucrezia Magistris farà il suo debutto olimpico nel sollevamento pesi; la vigevanese Chiara Melon metterà da parte per qualche giorno gli studi di Medicina per il ruolo di riserva nella 4×100, mentre il novese Edoardo Bonazzi (originario di Pozzolo Formigaro) avrà l’onore di rappresentare la provincia di Alessandria nella gara della carabina a dieci metri.
Un pensiero d’obbligo anche alla pallavolista pavese Alice Degradi ko per un infortunio al ginocchio a pochi giorni dal via. Consapevoli che i nostri atleti ci regaleranno serate olimpiche memorabili, non ci resta che chiudere le valigie e riempirle di sogni azzurri…
Paris, nous voilà!