Colletta per i cristiani di Terra Santa

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Il Venerdì della Passione di Cristo la Chiesa invita tutti i fedeli a offrire un contributo per sostenere le attività dei frati nei luoghi dove è nata la nostra fede

TORTONA – Il 7 aprile, Venerdì Santo, la Chiesa invita a i fedeli a un gesto di generosità a favore della Terra Santa.

Sono note le vicissitudini e le difficoltà che i cristiani incontrano nel mantenere viva la testimonianza della fede, proprio in quei luoghi che hanno visto la presenza fisica di Gesù, dei suoi discepoli e della prima comunità cristiana.

La Congregazione per le Chiese orientali, attraverso le donazioni raccolte in tutto il mondo, supporta la Custodia di Terra Santa in numerosi progetti che vanno dalla manutenzione dei luoghi alla formazione e all’aiuto concreto alle comunità cristiane che vi risiedono.

In Israele sono presenti anche ebrei e palestinesi che professano la fede cristiana: sebbene una minoranza, sono segno tangibile di una possibile comunione e convivenza pacifica, al di là delle differenze etniche, culturali e razziali.

«Rimanere solidali con la comunità cristiana della Terra Santa, come già fece l’“apostolo delle genti”, San Paolo, con la colletta avviata per la Chiesa di Gerusalemme»: questo è l’appello del Prefetto delle Chiese orientali, Mons. Claudio Gugerotti per la Colletta.

«Proprio mentre l’umanità si stava lentamente risollevando – scrive Mons. Gugerotti – dalle conseguenze della pandemia, abbiamo assistito poche settimane fa agli sconvolgimenti provocati dal terribile terremoto.

Esso è stato percepito anche a Gerusalemme, ma ha provocato danni e seminato un numero altissimo di morti in Siria e nel sud della Turchia, terre visitate dalla predicazione apostolica e luoghi in cui è fiorito il cristianesimo delle origini con insigni tradizioni monastiche ed eremitiche, o scuole teologiche che hanno contribuito allo sviluppo della comprensione del mistero di Cristo di cui noi tutti siamo debitori, anche se spesso non le conosciamo, a causa delle persecuzioni che le estinsero.

Al dramma della guerra, che si è protratta per oltre dodici anni in Siria, si è aggiunta la devastazione provocata dai palazzi crollati a causa delle forti scosse sismiche».

La Custodia francescana, attraverso la Colletta può sostenere e portare avanti l’importante missione a cui è chiamata spiega il Prefetto: «Custodire i Luoghi San- ti, le pietre della memoria, e favorire la presenza cristiana, le pietre vive di Terra Santa, attraverso tante attività di solidarietà, come ad e- sempio il mantenimento delle strutture pastorali, educative, assistenziali, sanitarie e sociali».

I territori che beneficiano sotto diverse forme di un sostegno proveniente dalla Colletta sono i se- guenti: Gerusalemme, Palestina, Israele, Giordania, Cipro, Siria, Libano, Egitto, Etiopia, Eritrea, Turchia, Iran e Iraq.

Di norma, la Custodia di Terra Santa riceve il 65% della Colletta, mentre il restante 35% va al Dicastero per le Chiese orientali, che lo utilizza per la formazione dei candidati al sacerdozio, il sostentamento del clero, l’attività scolastica, la formazione culturale e i sussidi alle diverse circoscrizioni ecclesiastiche in Medio Oriente.

La raccolta è obbligatoria, insieme a quelle per l’Obolo di S. Pietro il 29 giugno e per la Giornata missionaria mondiale. Anche padre Francesco Ielpo, Commissario di Terra Santa per il Nord Italia, si unisce all’appello per la Colletta che quest’anno assume un valore particolare. «La crisi – ha detto – si è fatta sentire e la Colletta ha registrato un calo evidente. Si rende necessario, allora, cercare di invertire la tendenza in un momento storico che è anche molto difficile».

Ha voluto richiamare le parole di padre Francesco Patton, Custode di Terra Santa, che ha affermato: «Noi abbiamo bisogno di voi e del vostro sostegno di preghiera ed economico, per continuare la nostra missione. Ma anche voi avete bisogno di noi, del contatto con i Luoghi Santi che trasmettono ancora oggi il fondamento solido della nostra fede e ci aiutano a tener vivo questo movimento essenziale che unisce il cuore della Chiesa di Gerusalemme alle periferie più lontane e le periferie del mondo alla Chiesa madre di Gerusalemme. Per favore, aprite il vostro cuore alla generosità e le vo- stre mani alla solidarietà».

La “Colletta per la Terra Santa” nasce dalla volontà dei Pontefici di mantenere forte il legame tra tutti i cristiani del mondo e i luoghi santi. In tempi più recenti, Papa Paolo VI, attraverso l’Esortazione Apostolica Nobis in Animo del 1974), diede una spinta decisiva in favore della Terra Santa, che visitò nello storico pellegrinaggio del 1964.

Maggiori informazioni sulla Colletta e approfondimenti sui progetti sostenuti e realizzati si trovano sul sito collettavenerdisanto.it/.

Daniela Catalano

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