Come scoprire ed evitare le truffe

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Presentato il depliant realizzato da Comune e Carabinieri per aiutare la popolazione

NOVI LIGURE – Prevenire e contrastare il fenomeno delle truffe, in particolare ai danni degli anziani è l’obiettivo della brochure informativa realizzata dai Carabinieri, in collaborazione con il Comune.

Il depliant, che è stato presentato la scorsa settimana in conferenza stampa nel palazzo municipale, aiuta a riconoscere le più diffuse tecniche utilizzate in modo da evitare di cadere nella rete di potenziali malviventi.

A presentarla sono stati l’assessore comunale alla Sicurezza Marisa Franco, il sindaco Gian Paolo Cabella, il comandante della compagnia dei Carabinieri di Novi, Ligure Federico Smerieri e il comandante della Stazione Marco Pingaro. «I truffatori sono molto fantasiosi e si inventano sempre nuove forme di inganno. – da detto Smerieri – Di recente sono comparsi anche i finti sanitari.

C’è inoltre chi telefona a casa spacciandosi per un avvocato che deve pagare la cauzione per il nipote della vittima, finito nei guai a causa di un incidente stradale, e fa consegnare a un complice oro e contanti.

Spesso il sedicente legale chiede pure di contare i soldi in anticipo, o di pesare i preziosi, perché non si fida del complice a cui verranno dati».

Nel volantino sono indicate tutte le principali tecniche fraudolente utilizzate dai delinquenti. Si va dall’ormai classico finto tecnico di luce, acqua e gas fino ad arrivare alle mail fasulle della banca. Tra le truffe segnalate anche quelle dello specchietto, dell’intervista che si conclude con la sottoscrizione di servizi indesiderati a pagamento, della ruota sgonfia o del carrello della spesa. Non manca chi si presenta vestito da carabiniere.

«Il materiale sarà distribuito in farmacie, parrocchie, mercati, presso i medici di famiglia, le caserme e gli uffici comunali. – ha aggiunto Smerieri – Invito tutti a prendersi pochi minuti per leggere, individuare i rischi e adottare le misure di prevenzioni necessarie.

È fondamentale impedire l’accesso alle abitazioni, sfuggire alle insistenze e chiamare subito il 112».

Luca Lovelli

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