Con don Orione viviamo di Cristo

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Il 16 marzo la S. Messa nel santuario della Guardia presieduta da Mons. Marini

TORTONA – Domenica 16 marzo nel santuario della Madonna della Guardia è stato celebrato il ricordo del pio transito di san Luigi Orione. L’Eucaristia è stata presieduta dal vescovo Mons. Guido Marini insieme al rettore don Alessandro D’Acunto, al vicario episcopale per la vita consacrata, don Maurizio Ceriani e a un gruppo di sacerdoti orionini e diocesani. Erano presenti, oltre a molti fedeli, autorità civili e militari della città e un nutrito numero di religiose che nel primo pomeriggio si erano radunate nella Casa Madre orionina per il ritiro spirituale di Quaresima. Il vescovo ha incentrato la sua omelia su una delle frasi molto care a don Orione: “Vivere Cristo”. «La vita di don Orione – ha detto – è racchiusa in questa parola, perché la sua vita, la sua morte e la sua eternità è proprio un vivere Cristo e noi in forza di ciò dobbiamo saper vivere una relazione ed un rapporto vero con Gesù. Per noi oggi le parole di don Orione sono e devono essere un richiamo su come viviamo la nostra fede, riconoscendo Gesù come un vivente e la nostra fede dev’essere un vivere di Lui, con Lui e per Lui». Richiamando la pagina evangelica della seconda domenica di Quaresima, Mons. Marini ha evidenziato la parola chiave: “Ascoltatelo”. «È un invito, un desiderio, un richiamo, – ha affermato – solo in questo troviamo la vita, solo nello stare in ascolto di Lui che parla al nostro cuore». Un ultimo punto della riflessione è stato tratto dalla Lettera di san Paolo che scrivendo alla comunità di Filippi piangendo dice: “Non siate nemici della Croce di Cristo”. Il vescovo ha ricordato come dalla Croce scaturiscono Eucaristia, perdono e carità. Ha terminato esortando tutti a rispecchiarsi in don Orione che invita a “vivere Cristo”. Il tempo forte della Quaresima Mons. Marini ha auspicato che possa aiutare a ritrovare e intensificare la relazione con il Signore Gesù, vera vita. Prima della benedizione il rettore, don D’Acunto, ha ringraziato il vescovo per la sua presenza e quanti sono intervenuti all’annuale ricorrenza in ricordo del dies natalis di don Orione, avvenuto il 12 marzo 1940, 85 anni fa. Il canto finale della corale del santuario, diretta da Enrico Vercesi, ha concluso la celebrazione molto sentita e partecipata. Dal cielo, don Orione possa essere sempre un faro che guida i passi della vita nella luce della carità, la sola che può salvare il mondo.

Fabio Mogni (Foto: Luigi Bloise)

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