Conclusa in diocesi la Settimana per l’Unità dei Cristiani

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TORTONA – Si è conclusa sabato scorso, 25 gennaio, con una celebrazione ecumenica nella cattedrale di Tortona, la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani.

La celebrazione è stata presieduta dal vescovo Mons. Vittorio Viola, insieme a Lucilla Peyrot, Pastora della Chiesa valdometodista di Alessandria e a P. Catalin Aftodor, parroco della Chiesa ortodossa rumena di S. Teodoro Studita di Tortona.

La liturgia è stata caratterizzata dalle invocazioni allo Spirito San-to e dalle preghiere di perdono e riconciliazione, dai comuni canti di lode, dalla recita del “Credo degli Apostoli” e del “Padre nostro”, ma soprattutto dalle tre riflessioni sulla Parola di Dio dei celebranti.

Il tema di quest’anno, “Ci trattarono con gentilezza” (At 28,2), proposto dalle Chiese cristiane di Malta e Gozo e incentrato sulla terribile tempesta che portò al naufragio, proprio sulle coste maltesi, della nave sulla quale Paolo veniva condotto prigioniero a Roma, è stato declinato con accenti diversi dai tre pastori, ma tutti hanno sottolineato come lo scandalo della divisione delle chiese cristiane potrà essere superato se, buttati a mare i bagagli superflui, si remerà insieme verso l’unica metà e salvezza, Gesù Cristo, morto e risorto per tutti, condividendo, nella reciproca conoscenza ed accoglienza, il pane della vita. In tal modo, più autentica e credibile risulterà la testimonianza e l’impegno ecumenico che, in Italia, i cristiani stanno mettendo in pratica da alcuni anni, particolarmente attraverso i “corridoi umanitari” promossi da San-t’Egidio, Federazione evangelica e Tavola valdese, e da Conferenza episcopale e Caritas. I costi di questa operazione sono a totale carico delle associazioni che l’hanno promossa e a sostegno di questa iniziativa saranno devolute le offerte raccolte durante le celebrazioni della Settimana.

Oltre alla carità, un potente strumento di unità è la Parola di Dio, perché la Sacra Scrittura indica a quanti si pongono in ascolto il cammino da perseguire per giungere a un’unità autentica e solida.

È quanto scrive Papa Francesco nel terzo paragrafo della lettera apostolica “Aperuit Illis”, con la quale ha voluto istituire la Domenica della Parola di Dio, fissandola alla III Domenica del Tempo Ordinario, in un momento opportuno – dice il Papa – «di quel periodo dell’anno, quando siamo invitati a rafforzare i legami con gli ebrei e a pregare per l’unità dei cristiani».

Questo invito a riscoprire la centralità della Parola del Signore è stato accolto dalla Chiesa tortonese nella forma della lettura integrale continuata del vangelo di Matteo. Così, dalle ore 20.30 del medesimo giorno 25 gennaio, in cattedrale, 28 lettori (tanti quanti sono i capitoli di questo vangelo) hanno dato voce alla Parola. Ha iniziato il vescovo Vittorio Viola, poi il padre Catalin Aftodor, a nome del-la comunità ortodossa rumena di Tortona, e Ida Contino, in rappresentanza della Chiesa evangelica valdometodista; a rappresentare la comunità civile è intervenuto il sindaco, Federico Chiodi, che ha letto il quarto capitolo.

La lettura, con brevi intervalli musicali, è proseguita, nel silenzio della notte, a opera di uomini e donne, laici e consacrati, giovani e vecchi, esponenti di istituzioni cittadine, di associazioni ecclesiali e del volontariato (per “Il Popolo” hanno letto Daniela Catalano e Alessandra Dellacà); tante voci e voci diverse, a significare l’universalità della Parola, a renderne evidente la forza convocatrice e a segnalare la più ampia condivisione di questo gesto semplice, ma fortemente simbolico.

Luisa Iotti

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