«Concorsi pubblici che erano truccati»
Illeciti contestati dalla GdF a 8 dirigenti e funzionari di Asm Voghera e Asm Vendite e Servizi
VOGHERA – L’hanno definita la “concorsopoli vogherese”.
La Guardia di Finanza di Voghera ha contestato ieri a otto dirigenti e funzionari di Asm Voghera e Asm Vendite e Servizi illeciti che vanno dall’abuso d’ufficio alla turbativa d’asta e falso ideologico. La Guardia di Finanza, nell’ambito delle indagini dirette dal Sostituto Procuratore Paolo Mazza e coordinate dal Procuratore facente funzioni Mario Venditti, ha eseguito 6 misure cautelari – sospensione dall’esercizio di ogni pubblico ufficio o servizio – e numerose perquisizioni locali e informatiche, nelle province di Pavia, Milano, Brescia e Modena, nei confronti di altrettanti soggetti indagati e di due società a partecipazione pubblica. Tali misure cautelari rappresentano il culmine delle indagini delle Fiamme Gialle della Compagnia di Voghera nei confronti di 8 persone denunciate alla competente Procura della Repubblica di Pavia per gravi reati contro la Pubblica Amministrazione. Gli illeciti a vario titolo contestati sono induzione indebita a dare o promettere utilità, abuso d’ufficio, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atti pubblici, commessi da ex dirigenti, funzionari pubblici e professionisti nell’ambito di due concorsi “truccati” per l’assunzione del Responsabile Operativo e di ulteriori 13 impiegati tecnici e amministrativi a tempo indeterminato presso una società posseduta al 100% da una municipalizzata facente capo al Comune di Voghera. «Le indagini sulla “concorsopoli vogherese” – spiegano i militari – durate circa due anni, hanno inizialmente riguardato i componenti del Consiglio di amministrazione di una delle due società, con riferimento alla procedura di selezione di un dirigente che ricoprisse la carica di responsabile operativo a tempo indeterminato». I finanzieri hanno scoperto che tre ex dirigenti, in particolare la presidente, la vice-presidente e un consigliere d’amministrazione, hanno bandito il concorso per l’assunzione del direttore operativo predisponendo un avviso pubblico modellato sulle caratteristiche della persona da favorire, poiché i requisiti richiesti erano «palesemente riferibili alle esperienze lavorative dell’unico candidato presentatosi e futuro dirigente pubblico». Le indagini hanno portato alla luce «una sconcertante situazione di costante ingerenza di politici locali sulle procedure concorsuali per la selezione di dipendenti delle società municipalizzate vogheresi».