Confermato il coach Ramondino. Gare interne a Casale Monferrato
Esclusiva. Dopo la festa per la promozione in Seria A, il Derthona Basket sta già progettando la nuova stagione. Ne parlano al Popolo il presidente Roberto Tava e il direttore generale Ferencz Bartocci, tra novità e qualche indiscrezione…
Nemmeno il tempo di godersi il trionfo della storica promozione in Serie A, livello al quale non era mai assurta nessuna squadra tortonese in nessuno sport, di ricevere gli onori della Città e del sindaco e già incomincia per il Derthona Basket il lavoro di pianificazione della prossima stagione. Le gare interne si giocheranno a Casale Monferrato e Marco Ramondino resterà alla guida della squadra: questi i primi punti fermi, ma si è già definita la portata del roster e presto ci saranno consolidamenti societari.
La chiusura protrattasi molto avanti nel calendario, per un periodo agonistico durato quasi 11 mesi nell’anomalo momento legato al Covid, si lega al salto di categoria, che impone tempi più stretti per la programmazione. Il presidente Roberto Tava e il direttore generale Ferencz Bartocci ci illustrano il programma e rivelano alcune anticipazioni in vista dell’immediato futuro, che stanno pianificando insieme all’amministratore delegato Marco Picchi.
E così, dopo i festeggiamenti per l’indimenticabile notte tra il 29 e 30 giugno, eccoli subito al lavoro.
Bartocci: «Giusto due giorni dopo scadevano i termini per formalizzare l’iscrizione e abbiamo provveduto a tempo di record, quest’anno molto più onerosa, oltre il doppio della A2, per circa 400.000 euro più fidejussioni».
Tava: «La società è solida e questo progresso era previsto, forse non nell’immediato, ma nel corso della stagione si sono presentate opportunità e bravissima è stata la squadra a coglierle. Qui si è vista la forza del gruppo, ragazzi fantastici pur con storie diverse, capaci di unirsi nell’obiettivo principale, senza mai distogliere la testa dal lavoro sul campo. Poi le vittorie sanno curare tutti i malanni».
Un’impresa sportiva che non va definita miracolo: la programmazione societaria è stata di costante crescita, da sette anni stabilmente in A2, due coppe vinte nel recente passato… niente accade per caso.
Tava: «Non è un successo figlio del caso, il lavoro per allestire squadre competitive c’è sempre stato, così come ora non vogliamo andare in A da turisti ma per consolidarci a quei livelli. L’ingresso dell’imprenditore Beniamino Gavio ha apportato non solo capitali, ma metodo e soprattutto passione: il modo in cui si è avvicinato a noi, il trasporto con cui vive le partite sono un stimolo ulteriore».
E proprio grazie allo sponsor Bertram Yachts, azienda del Gruppo tortonese, i giocatori hanno avuto una meritata vacanza premio.
Bartocci: «A parte gli americani che sono tornati a casa dopo tanti mesi, i ragazzi stanno navigando per qualche giorno sul Mar Ligure. Non è però un premio, ma si tratta di una vecchia scommessa, fatta a inizio stagione quando, durante una visita ai cantieri Baglietto della Spezia, i giocatori, tra il serio e il faceto, si fecero promettere da Beniamino Gavio un giro in yacht in caso di vittoria del campionato».
Di questo gruppo chi resterà nella prossima stagione?
Tava: «Se fosse per il cuore terremmo tutti: sono ragazzi splendidi, che hanno mostrato serietà e attaccamento; sono nella nostra storia e li ameremo sempre. Purtroppo però ci sono le categorie e l’asticella si alza ulteriormente. Non tutti hanno il fisico o la tecnica per reggere in modo affidabile a certi livelli. Ci saranno conferme e addii, come avviene nello sport in genere».
State già pianificando il roster?
Tava: «Abbiamo comunque scelto l’opzione 6+6, con roster da 12 elementi di cui 6 stranieri. Più onerosa ma anche più affidabile, visto il noviziato di categoria».
La sede di gioco non potrà più essere il PalaOltrepo di Voghera, per ragioni di capienza minima inferiori ai 3500 posti richiesti per la A. Si parla di Casale, Pavia, Milano, Genova…
Tava: «Possiamo dire che giocheremo le gare casalinghe al PalaFerraris di Casale Monferrato. Il Derthona ci ha già giocato per un anno durante i lavori del PalaOltrepo ed è a una distanza tutto sommato non enorme da Tortona. Inoltre, Casale ha una città molto appassionata e abbiamo richieste anche da tifosi della squadra locale per abbonarsi anche alla A».
Bartocci: «Essendo l’unica squadra piemontese non potevamo scegliere soluzioni fuori regione. L’unico dispiacere è che non sia ancora pronta la Cittadella dello Sport, che richiede un paio d’anni di lavori, ma è un investimento consistente che la famiglia Gavio ha fatto per dare una casa alla nostra squadra e per la crescita della città. Ci arriveremo. Intanto continueremo ad allenarci al “Camagna” e una volta alla settimana sul campo di Casale, ne stiamo parlando con il coach in questi giorni…».
Con il coach? Quindi allora è confermato Marco Ramondino? Non c’era ancora ufficialità…
Bartocci: «Non c’è ancora l’ufficialità, infatti. Però è una soluzione molto probabile e di continuità, di merito sul campo e di reciproca conoscenza».
Infine la società: i capitali e l’organizzazione non mancano, ma ci saranno novità?
Bartocci: «Innanzitutto novità organizzative: ora siamo saliti tra i professionisti e ci vorranno alcune figure a integrare la struttura e altre potranno cambiare. Ci struttureremo meglio per tutte le necessità che comporta il cambio di status, con ulteriori costi dal punto di vista contrattuale, ma anche con professionalità».
Tava: «Anche nella situazione attuale tutti i giocatori hanno detto di sentirsi trattati come professionisti, per cui rendiamo merito a chi da anni sta lavorando con noi. A livello societario puntiamo a consolidarci in categoria come realtà nazionale, per cui formalizzeremo a breve anche l’ingresso ufficiale del gruppo Gavio nelle strutture societarie».
(Foto: Raffaele Vaccari, Claudio Degaspari, Camillo Castoria)