Coppia di disabili insultata da un gruppo di ragazzine

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È accaduto a Stradella. Scongiurato il peggio grazie all’intervento dei genitori. L’Anffas si è mobilitata

STRADELLA – Una coppia di giovani disabili insultata da un gruppo di ragazzine mentre camminava mano nella mano per il viale dei giardini. L’increscioso episodio di ignoranza e pregiudizio è accaduto durante una delle serate della movida stradellina del fine settimana: a denunciarlo è stata l’Anffas onlus Broni-Stradella che ha deciso di non stare in silenzio di fronte a quanto accaduto ai due innamorati e di lanciare una campagna social e di manifesti, che ha subito raccolto centinaia di adesioni.

I due giovani della zona stavano camminando per strada dopo una cena insieme in un ristorante di Stradella: a pochi metri da loro li seguivano discretamente le famiglie. A un certo punto, arrivati sul viale dei giardini pubblici, un gruppo di ragazzine adolescenti inizia ad avvicinarsi, a ridere e a prenderli in giro: «Ehi, guarda quei due down». Una ragazza accelera il passo e si avvicina di più alla coppia cercando di colpire la giovane down con un calcio. È in quel momento che interviene il padre della ragazza: alla vista di un adulto, il gruppo di ragazzine si disperde immediatamente, lasciando i due innamorati e i genitori scossi e feriti. I due, però, non si sono mai lasciati la mano anche nel momento più difficile.

L’Anffas decide di non stare in silenzio e, dopo aver pubblicato un post sul suo profilo Facebook per raccontare l’episodio, il presidente Paolo Pietra stampa un manifesto dal titolo “Diamo un calcio alla stupidità”, che riprende i contenuti del post e viene affisso al centro di via Vena e nella bacheca sul viale pedonale, a pochi passi da dove è avvenuta l’aggressione.

«Se fossimo in un mondo perfetto non ci sarebbe nemmeno stato bisogno di precisare che i due ragazzi sono disabili, non dovrebbe importare a nessuno. – spiegano gli educatori della onlus – Quando gli adolescenti si comportano così nessuno di noi è assolto. Li cresciamo noi questi figli dalla sensibilità atrofica, talmente fragili e rabbiosi da doversi accanire su chi sentono più fragile di loro. In fondo, è responsabilità di tutti educare al rispetto e all’inclusione».

L’Anffas sta pensando anche a iniziative concrete con le scuole, soprattutto le medie, per portare i ragazzi a riflettere su questi temi, evitando che episodi simili si ripetano: «I progetti con gli studenti del “Faravelli” che sono stati sospesi hanno avuto ottimi risultati. – spiega ancora l’Anffas – Quelli che prima prendevano in giro i nostri ragazzi quando li vedevano per strada ora vengono quasi tutti i giorni al Centro a salutarli».

Oliviero Maggi

Mano nella mano. E stasera Gloria vi aspetta a cena

Nella brutta vicenda capitata alla giovane coppia di disabili a Stradella c’è un elemento che forse non è stato sottolineato abbastanza ma che ci fa riflettere. Il ragazzo e la ragazza, mentre la “banda” di adolescenti li scherniva e li insultava, non si sono mai lasciati la mano. Le ragazzine, invece, al sopraggiungere degli adulti che sono subito intervenuti, si sono rapidamente disperse. Da una parte l’unione, quella che fa davvero la forza e dall’altra la fuga veloce e codarda. In questa storia a vincere sono stati i due giovani che, pur avendo paura e provando rabbia, sono rimasti uniti e, insieme, hanno sfidato il branco.

La ragazza della coppia si chiama Gloria e Il Popolo ha raccontato la sua storia due anni fa, in occasione della Giornata Mondiale sulla sindrome di Down, che cade il 21 marzo, nella stessa data in cui inizia la Primavera e si celebra la poesia. Perché per i ragazzi down il numero 21 è importante. Dice tante cose. È nella coppia cromosomica n. 21, infatti, che sta “l’ospite” in eccesso. Quello che li rende così “speciali”. Gloria, 24 anni, è generosa, coraggiosa, intraprendente e sorridente. Ama la vita e fa progetti con il suo ragazzo. Di questa brutta vicenda non vuole parlarne perché lei sa che è più forte e sicuramente più amata di quelle ragazze che l’hanno denigrata. La mamma rivive l’episodio con grande rammarico, perché si rende conto che certi atteggiamenti spesso sono il frutto di un disagio sociale latente, di una solitudine che non si esprime a parole ma si traduce in violenza. Per questo è pronta a impegnarsi perché episodi del genere non si ripetano più e a sostenere il presidente dell’Anffas Paolo Pietra che vuole realizzare nuove iniziative di sensibilizzazione. Gloria, con la sua solarità e la sua allegria, è riuscita a superare l’incidente ed è pronta a ritornare a vivere la movida stradellina. Non ha paura perché sa di avere tanti amici, tante persone che le vogliono bene. Soprattutto sa di valere. Collabora con varie realtà locali e coltiva molti hobby. Ama cantare e ballare, vestirsi alla moda e curare gli animali.

La sua preoccupazione più grande, adesso, è di fare “bella figura” questa sera a Golferenzo. Gloria, infatti, farà parte del personale di sala di una cena “da non dimenticare”.

“That’s amore” è il titolo dell’evento realizzato dai ristoranti “Olmo napoleonico” e “Corte del lupo” che hanno voluto sostenere l’Anffas Broni-Stradella organizzando oggi, giovedì 23 marzo, una serata culinaria in cui i cuochi e i camerieri saranno proprio i ragazzi disabili che frequentano l’associazione.

E questa sera saranno in tanti a fare il tifo per Gloria e i suoi amici, degustando i piatti del menu e apprezzando il loro entusiasmo. “Questo è amore”… quale nome migliore per un evento che fa bene al cuore? E quale migliore risposta a un atto di spregio? Perché al male si risponde sempre con il bene. Gloria con il suo travolgente sorriso ha già vinto. E alla grande.

Daniela Catalano

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