CORONAVIRUS – 1° maggio 2020. Le notizie del giorno
SOMMARIO
Notizie dai nostri territori:
TORTONA – Una “corsa” per l’ospedale
NOVI L. – I numeri dell’emergenza
POZZOLO F. – La CRI raccoglie il sangue
VOGHERA – Riaprono gli orti comunali
STRADELLA – Un conto per le donazioniFontana ha firmato due ordinanze
Da Cirio via libera al cibo da asportoMattarella richiama alla collaborazione
Le scuse di Conte
Zaia punta a 30mila tamponi/giorno
Due milioni italiani in smart-working
50% posti di lavoro mondiali a rischio
Prezzi delle case in discesa
Come cambia l’autodichiarazione
Russo: “Mai venuto meno il confronto”
Notizie dai nostri territori
TORTONA – Il tortonese Marco Petrini, pilota e commentatore per Eurosport, ha ideato e realizzerà, insieme ad alcuni colleghi, un evento per raccogliere fondi a favore del Comitato Tortona per l’Ospedale Civile Santi Antonio e Margherita. Si tratta di “eRACE 4 CARE”, una gara online alla quale parteciperanno diversi piloti e che sarà trasmessa dal canale Eurosport Italia sul proprio sito web e sulla pagina Facebook, con inizio alle ore 18, nelle giornate di sabato e domenica.
NOVI LIGURE – Ecco gli ultimi dati disponibili relativamente all’emergenza in città. A ieri, il totale dei decessi di persone positive al coronavirus registrati allo Stato Civile avevano raggiunto il numero di 117, di cui 26 residenti a Novi. Questa la situazione attuale all’Ospedale San Giacomo: su 91 posti letto dedicati (6 di terapia intensiva e 85 di media intensità) attualmente ne risultano occupati 20, per la precisione 3 di terapia intensiva e 17 di media intensità, di cui 13 in attesa di conferma test. Infine, continua l’attività della Polizia Municipale: alla data del 29 aprile sono stati effettuati 1229 controlli e 51 persone sono state sanzionate.
POZZOLO FORMIGARO – Domenica 3 Maggio, dalle ore 8,00 alla 12,00 in Piazza Italia, la Croce Rossa Italiana, sezione di Cassine, sarà a disposizione con i propri mezzi per effettuare l’attività solidaristica per la donazione del sangue.
VOGHERA – Riaprono gli orti comunali. L’annuncio arriva dal sindaco Carlo Barbieri su Facebook. “Abbiamo cercato di accontentare le numerose richieste che ci sono pervenute da parte dei titolari di orti comunali aprendoli, ma fissando delle precise regole per la sicurezza della salute”, scrive il primo cittadino. “Pertanto l’accesso e la coltivazione è consentita nei giorni dispari del mese ai concessionari di appezzamenti contrassegnati da numero dispari e nei giorni pari ai concessionari di appezzamenti contrassegnati da numero pari per non più di tre ore al giorno. Rimangono ovviamente in vigore le regole di distanziamento sociale, il divieto di assembramenti ed uscire con dispositivi di protezione individuale”.
STRADELLA – Un conto corrente per raccogliere donazioni e aiutare chi si trova in difficoltà: è quanto ha pensato di proporre ai cittadini il Comune di Stradella. Scrive l’Amministrazione Comunale: “A casa dell’emergenza in cui ci troviamo, vi sono concittadini che devono affrontare un nuovo stato di difficoltà. Il Comune di Stradella si sta prodigando per affiancare chi ha bisogno, ma in questo momento è indispensabile il contributo di tutti coloro che hanno la possibilità di donare. È stato aperto un conto corrente apposito su cui potete donare, attraverso boniffico, la somma che, secondo coscienza e possibilità, ritenete opportuna”. Il sindaco Alessandro Cantù precisa: “Io l’ho fatto e vi garantisco che verificherò personalmente che le vostre donazioni arrivino a chi ne ha bisogno”.
Dalle Regioni
Fontana ha firmato due ordinanze
Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha firmato due nuove ordinanze (la n.537 e la n.538) che stabiliscono specifiche indicazioni per la ‘fase2’ del coronavirus valide per la Lombardia dal 4 al 17 maggio, ad integrazione delle norme nazionali previste dal DPCM del 26 aprile. È confermato l’obbligo dell’uso delle mascherine o di altri indumenti utili a coprire naso e bocca e vengono emanate alcune disposizioni per i mercati all’aperto, per il commercio al dettaglio e per altre attività economiche. La seconda ordinanza (la n. 538) prevede indicazioni sul trasporto pubblico locale. Saranno sempre obbligatorie mascherine, o altri indumento a protezione di naso e bocca, quando ci si trova al di fuori della propria abitazione. La mascherina non è obbligatoria per i bambini fino ai sei anni, per i portatori di forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina e per le persone che interagiscono con loro.
Per leggere l’ordinanza n. 537 clicca qui.
Per leggere l’ordinanza n. 538 clicca qui.
Da Cirio via libera al cibo da asporto
Il presidente Alberto Cirio ha firmato ieri sera l’ordinanza che regola l’attività di ristorazione da asporto: sarà consentita da lunedì 4 maggio dalle ore 6 alle ore 21, tranne nella città di Torino, dove potrà iniziare sabato 9 maggio. Nel caso di criticità specifiche o dove non sarà possibile assicurare il rispetto delle misure di sicurezza, i sindaci potranno vietare l’attività sull’intero territorio comunale o delimitarla su parti di esso. L’ordinanza resterà in vigore fino al 17 maggio. Leggi il testo
Notizie nazionali
Mattarella richiama alla collaborazione
(AdnKronos) – “Attraversiamo un passaggio d’epoca pieno di difficoltà. Riusciremo a superarle”. Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Festa del Lavoro. Per la ripresa legata all’emergenza coronavirus “sono necessarie indicazioni -ragionevoli e chiare- da parte delle istituzioni di governo ma, oltre al loro rispetto, è soprattutto decisiva la spontanea capacità di adottare comportamenti coerenti nella comune responsabilità di sicurezza per la salute”. Occorre, inoltre, “un responsabile clima di leale collaborazione tra le istituzioni e nelle istituzioni”.
Le scuse di Conte
(AGI) – “Abbiamo lavorato al massimo per far ripartire a pieno regime il motore dello Stato, perché questo poderoso sostegno pubblico si concretizzasse in pochi giorni: ci sono stati e ancora continuano alcuni ritardi nelle somme da erogare, come pure complicata si sta rivelando la partita dei finanziamenti. Chiedo scusa a nome del governo, e vi assicuro che continueremo a pressare perché i pagamenti e i finanziamenti si completino al più presto”, ha scritto su Facebook il Capo del Governo, Giuseppe Conte. “Tanti hanno ricevuto un sostegno, altri lo riceveranno nei prossimi giorni. E’ ai dettagli un nuovo provvedimento con aiuti e misure per la ripartenza economica che saranno più pesanti, più rapidi, più diretti”.
Zaia punta a 30mila tamponi/giorno
(ANSA) – “Abbiamo un piano, che speriamo possa diventare operativo a settembre, che viaggia sui 30 mila tamponi al giorno”. Lo ha annunciato il presidente del Veneto, Luca Zaia il quale ha spiegato che l’ambizione sarebbe farne di più e per questo “è stato deciso di acquistare altre tre macchine oltre a quella già esistente a Padova. Macchine che consentono di fare 9mila tamponi giornalieri che saranno messe negli hub di Treviso, Vicenza e Venezia. Se riuscissimo ad acquistarle, potremmo arrivare a fare 30 mila tamponi al dì”. “Ora – ha aggiunto – abbiamo una capacità di 11-12 mila tamponi quotidiani”. “Si parla tanto dei numeri dei contagiati come parametro: ma se uno non fa tamponi, non ha contagiati. Finisce che il virtuoso viene più penalizzato di quello che non li fa. Ora siamo a circa 350 mila. Non ci sono altre realtà che hanno fatto tanti test come noi. A questo si aggiungono i 700 mila test rapidi che stanno tutti andando fuori come attività di screening preparatoria al tampone”.
Due milioni italiani in smart-working
(RaiNews) – Si avvicina ai due milioni il numero di lavoratori italiani attivi in modalità smart working, secondo il Ministero del lavoro. L’emergenza Covid-19 ha comportato, rileva il ministero “un radicale e repentino ripensamento dell’organizzazione del lavoro in nome della tutela della salute delle persone all’interno di aziende e Pubbliche Amministrazioni”, privilegiando dove possibile il lavoro da remoto. A fine aprile complessivamente risultavano 1.827.792 lavoratori in smart working, quasi la totalità (1.606.617 persone) a seguito delle norme sull’emergenza. Prima del coronavirus lavoravano da remoto soltanto 221.175 persone. Lo smart working è diventato, osserva il ministero, “una modalità necessaria, sebbene solo fino a qualche mese fa fosse ritenuto un’alternativa ancora sperimentale, una componente parziale di un più ampio processo di digitalizzazione del lavoro”.
50% posti di lavoro mondiali a rischio
(DIRE) – La meta’ dei lavoratori del mondo rischia di perdere la propria occupazione a causa degli effetti della pandemia di Covid-19. A dare l’allarme è l’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo). L’agenzia delle Nazioni Unite sostiene che a essere colpiti dalla crisi saranno ben 1,6 miliardi di persone impiegate nell’economia informale, pari alla meta’ dei lavoratori nel mondo. Guy Ryder, direttore generale dell’Ilo, ha denunciato: “Per milioni di lavoratori nessun reddito significa niente cibo, nessuna sicurezza e nessun futuro. Milioni di attività commerciali in tutto il mondo riescono a malapena a sopravvivere”.
Prezzi delle case in discesa
(askanews) – In Italia i prezzi delle case “scenderanno in misura significativa già nel corso di quest’anno”. Lo afferma la Banca d’Italia, secondo cui “i dati relativi agli annunci online mostrano che a partire dalla seconda decade di marzo il numero delle abitazioni proposte per la vendita e l’attività di ricerca dei potenziali acquirenti sono fortemente diminuiti. Questa tendenza risulta particolarmente marcata al Nord, l’unica area dove le quotazioni erano in moderata espansione alla fine dell’anno scorso”.In Europa, sottolinea Palazzo Koch nel rapporto sulla stabilità finanziaria, “nel breve termine il peggioramento delle condizioni del mercato immobiliare potrebbe essere più rapido di quello registrato durante la crisi del 2012. Su un orizzonte più lungo, riassorbiti gli effetti delle misure temporanee di contenimento del contagio, le condizioni cicliche dipenderanno dalle conseguenze della pandemia sui redditi delle famiglie”.
Come cambia l’autodichiarazione
(TPI) – Da lunedì 4 maggio entreranno in vigore le nuove regole previste dal Dpcm anti-Coronavirus. Come svelato ieri dal Corriere della Sera, il modulo dell’autocertificazione dovrebbe rimanere lo stesso attualmente in vigore e scaricabile qui. La decisione finale verrà presa dal Viminale nelle prossime ore, ma l’orientamento sembrerebbe essere quello anche perché, per motivi di privacy, non dovranno essere indicate le generalità dei congiunti, motivo per cui non c’è bisogno di fornire una nuova autocertificazione ai cittadini. Il modulo, quindi, andrà compilato seguendo le seguenti regole: 1) Riempire tutti gli spazi sull’identità della persona che effettua lo spostamento, 2) compilare l’indirizzo da cui è cominciato lo spostamento e quello di destinazione, 3) riempire tutti gli spazi barrando la casella “situazione di necessità”, 4) nello spazio “a questo riguarda che” specificare che si tratta di una visita a un congiunto, inserendo il grado di parentela ma senza svelare l’identità. Su quali siano i congiunti che si possono andare a trovare sarà la presidenza del Consiglio a fare chiarezza nella prossime ore probabilmente con una Faq, che verrà pubblicata sul sito del governo. Negli ultimi giorni, infatti, dalla cerchia ristretta dei parenti più stretti si è poi passati a fidanzati e persino amici. Motivo per cui è necessario un chiarimento da parte del governo prima che entrino in vigore le nuove norme.
Russo: “Mai venuto meno il confronto”
(SIR) – “Non tenere conto della prudenza e dell’obbedienza alle disposizioni significherebbe essere ciechi e decontestualizzati rispetto al vissuto di tristezza e dolore con cui stiamo ancora facendo i conti. Nascono da questa passione per l’umanità anche le parole dei vescovi italiani. Nessuna fuga in avanti, dunque; né tanto meno irresponsabilità verso le regole o strappo istituzionale. Il confronto e il dialogo con le istituzioni governative – anche in qualche passaggio dai toni forti – non è mai venuto meno, all’insegna di una reciproca stima”. Lo precisa mons. Stefano Russo, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, in un’intervista dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali per i media Cei. “Le parole del Santo Padre sono la cifra essenziale per il cammino da compiere da qui alle prossime settimane. In quelle parole non c’è contrapposizione con la Chiesa italiana – osserva mons. Russo –: il Papa sostiene da sempre e con paternità il nostro agire”. “Il dialogo con le istituzioni governative è quotidiano e all’insegna di una collaborazione leale”, conferma mons. Russo, aggiungendo che “stiamo lavorando da un paio di settimane su un Protocollo per le celebrazioni eucaristiche, che minimizzi al massimo il rischio del contagio: preservare la salute di tutti deve essere un interesse primario”.