CORONAVIRUS – 13 aprile 2020. Le notizie del giorno

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SOMMARIO

Notizie dai nostri territori: Voghera, Casteggio, Tortona, Novi Ligure
Nuova ordinanza in Piemonte
A Torino la Brigada cubana

Lombardia, il test sierologico ai medici
Sala: “Ieri spostamenti al 25%

L’I.S.S.: “Siamo ancora in fase 1”
Un vaccino in test sulle persone
Attività da riaprire: le ipotesi
Il Veneto allenta alcune misure
800 euro netti per gli autonomi
In Spagna parte la “fase 2”
La situazione nel mondo
La preghiera del Papa

Notizie dai nostri territori

VOGHERA – All’alba di questa mattina il Signore ha chiamato a sé il suo sacerdote don Enrico Bernuzzi. Era nato a Stradella il 10 giugno 1973 ed era stato ordinato presbitero da S.E. Mons. Martino Canessa il 4 giugno 2006. Ha esercitato il suo ministero nelle parrocchie di Voghera ed era referente in Diocesi per la pastorale vocazionale e il seminario. Il vescovo di Tortona, mons. Vittorio Viola, questa sera ha recitato il Santo Rosario in memoria di don Enrico.

VOGHERA – Non ce l’ha fatta la dottoressa Patrizia Longo. Medico di famiglia, molto stimata in città, da diversi giorni era ricoverata in ospedale. In molti ricordano il suo impegno anche come presidente, per alcuni anni, dell’associazione Voghera È.

CASTEGGIO – Durante questa domenica di Pasqua, a sorpresa i nostri giovani stanno distribuendo le uova di Pasqua casa per casa ai bambini più bisognosi. Un piccolo gesto per far sentire la nostra vicinanza e per strappare un piccolo sorriso.

TORTONA – Nonostante il lockdown non si sono fermate le attività della Biblioteca Civica “Tommaso De Ocheda” di Tortona, che ha intrapreso svariate attività fruibili a distanza. A tal proposito, la biblioteca ha aperto il suo canale YouTube ufficiale, attraverso il quale intende veicolare letture e attività.

NOVI LIGURE – Si prepara il riavvio dei cantieri del Terzo Valico. Molti dei lavoratori – i quali si trovavano in cassa integrazione a causa dell’emergenza in corso – risiedevano nel sud Italia ed erano lì ritornati prima del decreto dell’8 marzo, rimanendovi bloccati. Sono stati organizzati, secondo quanto riportato da “Il Secolo XIX”, dei pullmann per favorire il loro rientro. Mercoledì, quindi, si prospetta la ripresa dei lavori anche presso i cantieri di Radimero e Moriassi (Arquata), Libarna (Serravale), Pernigotti e Basso Pieve (Novi) e Pozzolo.

Nuova ordinanza in Piemonte

Il presidente Alberto Cirio ha firmato l’ordinanza con la quale la Regione Piemonte prosegue con la linea del rigore per il contenimento del Coronavirus: tutte le regole in vigore in questo momento saranno prorogate fino al 3 maggio e pertanto restano chiuse anche le librerie, le cartolibrerie e i negozi di abbigliamento per l’infanzia. Resta salva, però, la possibilità di vendita con consegna a domicilio per tutte le diverse categorie merceologiche. Il testo dell’ordinanza e i chiarimenti.

A Torino la Brigada cubana

È atterrato questa mattina all’aeroporto di Torino il Boeing 767 della Blue Panorama Airlines con a bordo 38 medici e infermieri della Brigada Henry Reeve, che il ministero della Salute di Cuba ha destinato al Piemonte per l’emergenza Coronavirus su richiesta del presidente Alberto Cirio. Si tratta di epidemiologi, anestesisti, rianimatori, medici di medicina generale e infermieri specializzati in terapia intensiva e in interventi di emergenza che verranno impiegati nella nuova area sanitaria temporanea delle Ogr di Torino, il cui allestimento è in fase di ultimazione. “Grazie anche a Lavazza e alla fondazione Specchio dei tempi che, nonostante la totale mancanza di voli da L’Avana verso l’Europa in questo momento, ha consentito alla squadra di arrivare sostenendo le spese del viaggio. Un grande lavoro di squadra per cui siamo grati anche all’AICEC -Agenzia di Interscambio Culturale ed Economico con Cuba”, ha precisato il governatore del Piemonte, Alberto Cirio.

Lombardia, il test sierologico ai medici

“Saranno effettuati 20.000 test sierologici al giorno per il coronavirus, dal 21 aprile, cominciando dagli operatori sanitari e socio sanitari della Lombardia e dai cittadini che devono tornare al lavoro con particolare riferimento alle province di Bergamo, Brescia, Cremona e Lodi”. Lo comunica, in una Nota, Regione Lombardia.
“I test – ideati e testati dall’IRCCS pubblico San Matteo di Pavia – certificheranno l’immunità al virus e – prosegue la Nota – permetteranno di gestire in modo consapevole la cosiddetta fase 2″.

Sala: “Ieri spostamenti al 25%”

“A Pasqua, in piena emergenza coronavirus, abbiamo avuto gli stessi spostamenti di una domenica normale, si sono attestati al 25% ed è un dato positivo. È andata meglio di come temevamo, visto che, sabato 11 aprile, la percentuale di spostamenti era attorno al 32% e la scorsa settimana abbiamo registrato un aumento in termini percentuali di circa il 3%”. Lo ha dichiarato il vicepresidente di Regione Lombardia, Fabrizio Sala. I dati sono forniti, in forma anonima, dalle compagnie che gestiscono i servizi di telefonia mobile.

L’I.S.S.: “Siamo ancora in fase 1”

(AdnKronos) – “I segnali sono positivi, ma siamo ancora in Fase 1”. Sono le parole di Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità. “Subito dopo il lockdown continua un po’ di trasmissione, intradomiciliare o intrafamiliare. Questo fa sì che la coda si allunghi, dopo il lockdown c’è una coda di casi. Dobbiamo poi tener conto che il tempo che trascorre tra il momento del contagio e quello della notifica può raggiungere i 20 giorni. Quando leggo ‘3000 nuovi contagi’, in realtà sono nuovi casi”, dice soffermandosi sui dati. “Quello che si vede in termini di contagio va attribuito ad alcuni giorni fa. I nuovi casi stanno diminuendo ogni giorno, a poco a poco. Sono casi, ripeto, il cui contagio è avvenuto tempo fa”, afferma ancora.

Un vaccino in test sulle persone

(AdnKronos) – “A fine aprilemil primo lotto del vaccino messo a punto dalla partnership Advent-Irbm/Jenner Institute/Oxford University partirà dall’Italia per l’Inghilterra dove inizieranno i test accelerati su 550 volontari sani. Si prevede di rendere utilizzabile il vaccino già a settembre per immunizzare personale ospedaliero e forze dell’Ordine in modalità di uso compassionevole, dapprima nel Regno Unito e poi, se il governo italiano lo riterrà opportuno, anche nel nostro Paese”. Lo rivela all’Adnkronos Salute Matteo Liguori, managing director di Irbm SpA, società con sede a Pomezia che sta collaborando, attraverso la sua divisione vaccini Advent Srl, con lo Jenner Institute dell’Università di Oxford (Regno Unito) per la produzione di un siero dal nome provvisorio ‘ChAdOx1 nCoV-19’.

Attività da riaprire: le ipotesi

(ANSA) – Far ripartire alcune attività prima della fine del lockdown, magari già dalla prossima settimana, partendo da alcune filiere nelle quali il lavoro si può con più rapidità riorganizzare in sicurezza: è una delle ipotesi cui lavora il governo per preparare con ‘gradualità’ la fase 2. Tra le ‘candidate’ a riaprire i cancelli, secondo quanto apprende l’ANSA, ci sarebbero le filiere della moda, l’automotive e della metallurgia. Al momento si tratterebbe solo di ipotesi, da valutare anche con le parti sociali.

Il Veneto allenta alcune misure

(DIRE) – Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha annunciato una nuova ordinanza che sarà in vigore da domani fino al 3 maggio.
Tra le misure confermate o adottate ci sono: “Chiusura degli esercizi commerciali come i supermarket la domenica e i festivi, confermata l’attività dei mercati a cielo aperto non più solo alimentare ma anche abbigliamento bimbi”. “Negli spostamenti all’esterno da casa bisogna utilizzare mascherine” spiega Zaia, “le uscite di casa devono essere individuali”.
Un’altra differenza in Veneto sarà la possibilità di fare sport: “L’attività motoria è individuale e deve svolgersi in prossimità della propria abitazione nel rispetto della distanza di almeno 2 metri dalle altre persone – prosegue Zaia – Ho tolto il limite di 200 metri e questo è un atto di grande fiducia, ma utilizziamo il buonsenso: non 4 o 5 chilometri, bisogna rimanere in prossimità di casa“.
Tra le altre misure, molte riguardano l’adeguamento alle novità dell’ultimo Dpcm, come l’apertura di librerie e negozi di abbigliamento per neonati.

800 euro netti per gli autonomi

(AGI) – Il prossimo decreto del governo per affrontare le conseguenze economiche del coronavirus “in termini di risorse sarà più consistente rispetto a quello di marzo, in modo tale da poter aumentare l’importo dell’indennità per autonomi e professionisti fino a 800 euro e introdurre un Reddito di emergenza per le fasce più deboli della popolazione”. Lo ha assicurato il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo su Facebook. “Obiettivi che porteremo a termine” ha aggiunto “perché in questa crisi, l’ho detto e lo ribadisco, nessun lavoratore e nessun cittadino deve rimanere indietro”. “Grazie al lavoro che anche nel weekend appena trascorso ha portato avanti senza sosta, l’Inps ha disposto per oltre un milione di partite Iva, lavoratori autonomi, stagionali il pagamento del bonus 600 euro con valuta dal 15 al 17 aprile. Per tutti gli altri, i sussidi arriveranno comunque prima della fine della settimana”. 

In Spagna parte la “fase 2”

(LaPresse) – La Spagna prova a ripartire dopo più di due settimane di lockdown totale e dopo aver superato il picco di contagi. Nel lunedì di Pasquetta hanno infatti riaperto alcune attività non essenziali, seppur con rigide regole. Restano per ora chiusi scuole, cinema e teatri,ristoranti locali e bar. Il governo spagnolo, per garantire la sicurezza di tutti coloro chiamati a rientrare a lavoro, ha disposto la distribuzione gratuita di 10 milioni di mascherine sui mezzi pubblici per tutti coloro che non hanno modo di utilizzare mezzi propri. A consegnarle, la polizia.

(StartMag) – Una ripartenza contestata da molti operatori sanitari e da parte delle forze politiche e amministrazioni territoriali, come ad esempio la Catalogna. Secondo i media spagnoli, circa 300mila persone hanno ripreso le attività lavorative nella sola Madrid, dopo che è stata consentita la riapertura, in condizioni di sicurezza, dei settori dell’edilizia e di altre attività industriali che fino ad oggi erano inserite nell’elenco di quelle non essenziali. Secondo i media spagnoli, circa 300mila persone hanno ripreso le attività lavorative nella sola Madrid.

La situazione nel mondo

(AVVENIRE) – Guardare a Oriente, in particolare alla Cina, finora è stato utile per capire quello che sarebbe successo anche da noi. E se gli effetti del lungo (e rigidissimo, con tutti i trasporti bloccati) lockdown cinese ci hanno incoraggiato, fa scattare il campanello d’allarme la notizia che in Cina i casi di Covid-19 riprendono a risalire. Dopo 5 settimane di discesa, fino a sfiorare l’agognato “zero casi”, si registrano 108 contagi nell’ultimo giorno. Di questi, 98 sono importati. La frontiera sotto accusa è quella nordorientale con la Russia, nella provincia di Heilongjiang. A far rientrare il virus non sarebbero cittadini stranieri bensì cinesi rientrati a casa.
Nel giorno in cui i contagi nel mondo salgono a 1,85 milioni, il triste primato di casi e di vittime resta agli Stati Uniti, con 22.109 decessi (poco più che in Italia) e 557.590 casi accertati. Sono dati della Johns Hopkins University. In Europa i morti di Covid-19 sono oltre 75mila.
E se la Spagna comincia, tra oggi e domani, ad allentare il blocco alle attività non essenziali, in Germania si parla di riaprire le scuole. In Danimarca, dopo settimane di chiusura, si preparano a riaprire asili e scuole elementari, in due scaglioni: in 52 municipalità, fra cui Copenaghen, da mercoledì 15, e in altre 46 da lunedì 20. Lo scaglionamento dipende dai tempi richiesti per la messa a norma, secondo le misure di sicurezza previste.

La preghiera del Papa

“Preghiamo oggi per i governanti, gli scienziati, i politici, che hanno incominciato a studiare la via d’uscita, il dopo-pandemia, questo ‘dopo’ che è già incominciato: perché trovino la strada giusta, sempre in favore della gente, sempre in favore dei popoli”. È la preghiera del Papa nella Messa a Santa Marta, trasmessa in diretta streaming e offerta per tutti coloro che soffrono a causa del coronavirus. 


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