CORONAVIRUS – 27 aprile 2020. Le notizie del giorno
SOMMARIO
Notizie dai nostri territori:
TORTONA – La raccolta per i commercianti
PONTECURONE – Presto nuove mascherine
NOVI L. – Gli ultimi dati dell’epidemia
SILVANO D’O. – La CRI ringrazia i silvanesi
STRADELLA – Lavori per riaprire i parchi
VARZI – La benedizione di San GiorgioTake-away restano chiusi in Piemonte
Lombardia vuol consentire le messeConte sente Bassetti: “Lavoreremo”
Chi sono i congiunti?
Sì congiunti, no seconde case
L’Italia chiede aiuto al FSE
Mattarella: “Scuole chiuse una ferita”
Salteranno 50mila matrimoni
Per Financial Times “vittime +60%”
Un nuovo focolaio in Cina?
Notizie dai nostri territori
TORTONA – “Attualmente sono ricoverate 101 persone, di cui solo 20 i residenti a Tortona”: lo ha dichiarato il sindaco Federico Chiodi, il quale ha parlato anche di una nuova iniziativa benefica, a favore questa volta del commercio cittadino: è promossa da Andrea Bani e Barbara Bonifazi, e intende raccogliere fondi per aiutare i commercianti in difficoltà. Si potrà utilizzare per le donazioni lo stesso IBAN del “Mercato della solidarietà”, ma con la causale “Emergenza Commercio Covid-19”. In particolare i fondi verranno utilizzati per sostenere i costi vivi della riapertura, come la sanificazione dei locali.
Riferendosi alle novità del Decreto varato ieri dal Capo del Governo, Chiodi ha chiarito che “Il Parco Castello e il Parco dello Scrivia saranno nuovamente accessibili, mentre le aree gioco per bambini no”.
PONTECURONE – Il sindaco Rino Feltri ha pubblicato un videomessaggio ai suoi concittadini. Oltre alle informazioni generali, ha specificato alcune notizie per la realtà particolare del suo paese. “Dalla prossima settimana ripartiremo probabilmente con una distribuzione di mascherine”, scrive il sindaco, che aggiunge: “Arriveranno dei pacchi anche dall Croce Rossa con cui abbiamo concordato un intervento, verranno dati alle persone che effettivamente ne hanno bisogno”. Riferendosi allo spirito di comunità dei suoi concittadini, Feltri ha inoltre voluto precisare: “Anche se non si vede, anche se non viene sbandierata, vi garantsico che la solidarietà a Pontecurone c’è, e ve ne rednerete conto nei prossimi giorni”. Per quanto concerne i buoni spesa alimentari, il Comune ha già provveduto a erogare i primi. Altre domande sono in valutazione.
NOVI LIGURE – I casi accertati in città sono 81. Il totale dei decessi di persone positive al coronavirus registrati allo Stato Civile oggi è salito a 114, di cui 24 residenti a Novi. Stabile la situazione dell’Ospedale San Giacomo: su 131 posti letto dedicati (10 di terapia intensiva e 121 di media intensità) ne risultano occupati 43, per la precisione 4 di terapia intensiva e 39 di media intensità, di cui 26 in attesa di conferma test. Infine, continua l’attività della Polizia Municipale: alla data del 26 aprile sono stati effettuati 1112 controlli e 51 persone sono state sanzionate.
SILVANO D’ORBA – Sabato si è svolto a Silvano d’Orba un pubblico prelievo di sangue, operato dalla Croce Rossa. Il Comitato di Cassine, che si è incaricato dei prelievi, ha ringraziato l’Amministrazione Comunale e la cittadinanza. “Il risultato è stato decisamente concreto e positivo”, scrive la C.R.I., “avendo registrato 25 passaggi di Silvanesi volenterosi che hanno quindi donato il proprio sangue”. Aggiunge la Croce Rossa: “Sicuramente organizzeremo in autunno una seconda raccolta di piazza”.
STRADELLA – In linea con le disposizioni emanate ieri, che prevedono, fra l’altro, la riepertura dei parchi pubblici (pur nel rispetto delle norme di distanziamento sociale), il Comune si è attivato per la cura del verde pubblico. “Parchi e giardini costituiscono un importante patrimonio della città di Stradella”, precisa l’Amminsitrazione.
VARZI – Ieri si è tenuta in Piazza del Municipio la benedizione del Paese con la reliquia del braccio di San Giorgio, Patrono di Varzi, nel rispetto della normativa anti Covid-19.
“Quest’anno, purtroppo, non è stato possibile svolgere la tradizionale processione nè vi è stata la solita grande e sentita partecipazione della cittadinanza”, scrive il sindaco Giovanni Palli. “Abbiamo condiviso la proposta di Don Gianluca Vernetti di trasmettere la Santa Messa Solenne, celebrata a porte chiuse, in diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione “A Tutta Varzi” (che ringrazio) per permettere a tutti i cittadini di sentirsi anche in questo difficile momento una vera Comunità Cristiana. San Giorgio pensaci tu”.
Dalle regioni
Take-away restano chiusi in Piemonte
(ANSA) – I take away di cibo resteranno chiusi anche dopo il 4 maggio in Piemonte e non saranno consentiti gli spostamenti verso le secondo case all’interno della regione. Lo precisa il governatore Alberto Cirio, che oggi ha incontrato il Comitato tecnico-scientifico regionale. “I medici e gli scienziati – spiega Cirio – ci dicono che è necessario in questo momento mantenere una linea di rigore. Una linea che confermiamo e che va di pari passo con la consapevolezza che il Piemonte ha bisogno di ripartire e di un nuovo equilibrio”.
Lombardia vuol consentire le messe
“Regione Lombardia è al lavoro con Prefettura, Comune e Arcidiocesi di Milano per sostenere la possibilità di riaprire le chiese per le celebrazioni religiose in una cornice di massima sicurezza, all’insegna del distanziamento e dell’uso dei dispositivi di protezione“. Lo comunica in una Nota la Regione Lombardia. Soluzione condivisa “L’auspicio – prosegue la Nota – è quello di giungere al più presto a una soluzione condivisa. Che possa tenere conto tanto delle esigenze di cautela, quanto della necessità di tornare a garantire il diritto di culto ai cittadini”.
Notizie nazionali
Conte sente Bassetti: “Lavoreremo”
(ANSA) – “Dispiace di creare un comprensibile rammarico della Cei. Ci siamo anche sentiti con il presidente Bassetti, non c’è un atteggiamento materialista da parte del governo, nessuna mancanza di sensibilità. C’è sì, una certa rigidità del Cts anche sulla base della letteratura scientifica che loro hanno a disposizione sui contagi”, ha detto Conte. “Lavoreremo per definire un protocollo di massima sicurezza per garantire a tutti i fedeli di parteicipare alle celebrazioni liturgiche, contiamo di definire questo protocollo in pieno spirito di collaborazione con la Cei”, spiega in merito al nodo Messe il premier Giuseppe Conte parlando da Milano.
Chi sono i congiunti?
Si è generata grande confusione in merito al termine “congiunti”, che è balzato in cima alle ricerche degli italiani su Google. I cittadini vogliono sapere chi possono andare a trovare.
Lo diciamo subito: non è ancora del tutto chiaro.
Molte fonti, nel tentativo di un’interpretazione analogica, hanno citato l’articolo 307 del Codice Penale; ma la norma, per sua stessa disposizione, è valida soltanto “agli effetti della legge penale”, mentre qui siamo in campo civilistico. E in questo ambito non esiste una definizione di “congiunti”. Sicuramente vanno considerati “congiunti” gli ascendenti (genitori, nonni) e i discendenti (figli, nipoti). Lo sono anche gli affini (suoceri, nuore, generi, cognati – se parenti acquisiti, solo se il coniuge è in vita). I conviventi e le parti di un’unione civile.
La Cassazione (che però che non ha valore di legge) in un paio di sentenze recenti fa riferimento a “un legame affettivo stabile e duraturo” per stabilire chi siano i congiunti. La ministra De Micheli sposa questa interpretazione: “I congiunti sono le persone con le quali si intrattengono rapporti affettivi stabili, compresi i fidanzati”, ha detto, puntualizzando comunque che “una dicitura così ampia richiede la responsabilità individuale”.
Alla De Micheli ha risposto ironicamente Massimo Di Giannantonio, presidente della Società italiana di psichiatria, interpellato dalla Dire su cosa sia un affetto stabile: “Io, ad esempio, ho una relazione privilegiata con Carolina, una pecora che allevo nel mio giardino. Possiamo dare e ricevere più affetto dagli animali e meno dagli esseri umani, soprattutto da quegli animali da cui non ci aspetteremmo tanto”.
C’è dunque bisogno che il Presidente del Consiglio, cioè l’organo che ha emanato il decreto, fornisca una “interpretazione autentica” che chiarisca ogni dubbio.
Sì ai congiunti, no alle seconde case
Una prima risposta di Conte non si è fatta attendere. Questa la sua dichiarazione, avvenuta poche ore fa a Milano, dove si è recato per visitare i luoghi più colpiti dall’epidemia: “Congiunti è una formula ampia, generica, ora la preciseremo. Non significa che si potrà andare in casa altrui a trovare amici, a fare feste. Si potrà andare da parenti e persone con cui si hanno stabili relazioni affettive ma non è incontriamoci e facciamo feste perché, lo ricordo, un quarto dei contagi avviene nelle abitazioni private”.
Sembra che la precisazione avverrà pubblicando ulteriori FAQ sul sito internet di Palazzo Chigi.
La De Micheli ha chiarito anche che “non si possono raggiungere le seconde case, tranne mi sembra di aver capito ci sia qualche presidente di Regione che lo sta ipotizzando, ma nell’ambito di questo DPCM non è possibile raggiungere le seconde case”.
L’Italia chiede aiuto al FSE
(ANSA) -L’Italia ha presentato una richiesta al Fondo di solidarietà europeo per il sostegno, per la pandemia da coronavirus. Lo annuncia un portavoce della Commissione Ue. A marzo l’Esecutivo comunitario aveva cambiato il mandato per ampliare lo scopo degli aiuti anche alle questioni che riguardano l’emergenza sanitaria. La Commissione Ue attende ulteriori domande e dal 24 giugno le valuterà come un pacchetto, per poi presentare gli aiuti finanziari al Parlamento e al Consiglio europeo. L’Italia è il primo Paese a presentare domanda di aiuto finanziario al Fondo di solidarietà dell’Ue. Nella sua lettera Roma annuncia che i dettagli sulla richiesta di assistenza arriveranno nelle prossime settimane, spiega il portavoce.
Salteranno 50mila matrimoni
(AGI) – È stato tenero vedere in tv le immagini delle rare coppie che sono andate a sposarsi con la mascherina, sole, senza invitati, private anche del bacio di rito, per non parlare del pranzo di nozze, delle foto di gruppo e degli invitati. Quasi da commedia romantica in versione coronavirus, poi, le nozze celebrate, per ora solo negli Usa e nel Regno Unito su Zoom party, con gli sposi collegati in video davanti agli invitati vestiti a festa a casa loro. Ma la stragrande maggioranza di chi doveva sposarsi ha preferito tirare il freno a mano e procrastinare: sono 17 mila i matrimoni cancellati tra marzo e aprile, 50 mila quelli che secondo le stime salteranno tra maggio e giugno. La filiera fatta di imprese di abiti nuziali, catering, wedding planner, fioristi, organizzatori di eventi, fotografi, location matrimoniali, musicisti, noleggiatori di auto da cerimonia e, tra gli altri, parrucchieri specializzati, che ogni anno fattura in totale 40 miliardi di euro circa, è a terra, con una perdita Covid-19 stimata in 26 miliardi di euro.
Per Financial Times “vittime +60%”
(AGI) – Il numero dei decessi per coronavirus nel mondo potrebbe essere superiore del 60% a quanto finora accertato: è quanto risulta da un’analisi del Financial Times, in 14 Paesi. L’analisi dei dati mostra che in questi Paesi ci sono state 122 mila morti in più rispetto agli anni precedenti (2015-2019), dunque decisamente di più rispetto ai 77 mila morti Covid-19 denunciati in questi Paesi durante la pandemia. E se questo stesso livello di sottorappresentazione fosse proiettato sul mondo intero il decessi da Covid-19 passerebbero dall’attuale dato di 201 mila a 318 mila. Del resto l’accuratezza dei dati ufficiali dipende anche da come i vari Paesi stanno conteggiando i casi. La Cina per esempio ha rivisto al rialzo il dato dei decessi; i dati in Gran Bretagna sono decisamente troppo bassi perché si contano soltanto i decessi negli ospedali.
Alcuni dei decessi potrebbero essere il risultato di cause diverse rispetto al Covid-19 visto che magari la gente preferisce evitare gli ospedali in queste settimane. Ma il tasso di mortalità è cresciuto decisamente più alto nei Paesi in cui il contagio è stato più violento.
Mattarella: “Scuole chiuse una ferita”
(SIR) – “Care ragazze, cari ragazzi, mi rivolgo a voi in una circostanza che, fino a poco tempo fa, nessuno avrebbe immaginato. L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha sconvolto, in poche settimane, le nostre vite”. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo videomessaggio per “# maestri”, nuovo programma di Rai Cultura in collaborazione con il ministero dell’Istruzione. “Le scuole di tutto il Paese sono state chiuse e lo rimarranno fino a quando il pericolo non sarà stato eliminato; e non sarà possibile riaprirle in sicurezza”, aggiunge. Nelle parole del capo dello Stato l’affermazione che “le scuole chiuse sono una ferita per tutti”.
Un nuovo focolaio in Cina?
(TPI) – Se tutto il mondo scientifico predica assoluta cautela nel graduale ritorno alla normalità dopo l’emergenza Coronavirus è perché il maggior rischio è quello di un ritorno dei contagi: ne sa qualcosa la città di Harbin, capitale della provincia di Heilongjiang nella Cina nord-orientale, dove gli 11 milioni di abitanti sono stati sottoposti a un nuovo e più stringente lockdown dopo aver assaggiato uno scampolo di libertà. Nei giorni scorsi, infatti, il Covid-19 è tornato a circolare all’interno della città, costringendo le autorità a restringere nuovamente le misure. E tutto, pare, è dovuto a una studentessa di 22 anni, rientrata da New York e positiva (seppur asintomatica). Come da protocollo, al suo ritorno in Cina (a fine marzo) la ragazza ha rispettato i 14 giorni di isolamento domiciliare. Poi, non avendo manifestato alcun sintomo nelle due settimane passate a casa, è uscita tornando in qualche modo alla sua vita di sempre. La città di Harbin, infatti, è sottoposta dall’8 aprile scorso a un lockdown parziale, motivo per cui gli abitanti hanno conservato alcune libertà individuali. Tra le altre cose, la studentessa ha partecipato ad un incontro nel suo quartiere insieme ad altre persone. E’ stato proprio lì che è ripartito il contagio da Coronavirus a Harbin. In quell’occasione, secondo le ricostruzioni, la ragazza ha contagiato circa altre 70 persone. I casi confermati all’interno della provincia sono saliti così a 540. L’amministrazione locale, per arginare di nuovo la pandemia, non ha potuto fare altro che rafforzare le misure di lockdown.