«Da 11 generazioni alla continua ricerca della qualità»
L’abbiamo scritto nello scorso numero: condividiamo l’appello lanciato da alcuni viticoltori dell’Oltrepò pavese che hanno reagito con orgoglio all’ultimo scandalo del mondo del vino per dire che non tutto l’Oltrepò è da assimilare a certi fatti. Anzi, la maggioranza dei viticoltori è formata da professionisti seri e appassionati che credono nel loro lavoro, lo svolgono al meglio e si impegnano costantemente per valorizzare la bellezza di una terra che deve essere riscoperta. Noi stiamo dalla loro parte. Combattiamo insieme a loro. Per questo abbiamo deciso di offrire uno spazio gratuito alla Cantine che vogliono far sentire la loro voce. Oggi ospitiamo le prime testimonianze giunte in redazione.
Davide Calvi, enologo dell’omonima azienda di Castana
CASTANA – Nelle prime pendici collinari dell’Oltrepò orientale, vicino allo sperone di Stradella, crocevia di antichi passaggi di collegamento tra la pianura e il mare, si trova l’azienda vitivinicola Calvi.
Almeno dalla fine del 1600 la mia famiglia coltiva la vite a Castana e sono almeno undici le generazioni di viticoltori avvicendati su questi crinali in molti terreni ancora oggi di nostra proprietà. Io, giovane enologo, terminati gli studi, ho affiancato il mio papà Valter nella conduzione dell’azienda di famiglia.
Siamo una piccola realtà a conduzione famigliare di dieci ettari vitati.
Coltiviamo solo le uve tradizionali, presenti sul territorio da centinaia di anni. La nostra produzione è rivolta verso la continua ricerca della qualità, unendo l’amore per la tradizione allo studio e alla sperimentazione. La nostra zona è vocata alla produzione di grandi rossi, il principale è il buttafuoco storico, un uvaggio di croatina, barbera, uva rara e “ughetta” di Canneto, piantate insieme nella nostra vigna più pregiata, vigna Montarzolo, il cru aziendale. Da questa vigna sono state prelevate nel medioevo le pietre di arenaria per la costruzione della basilica di San Michele a Pavia. Il buttafuoco è un grande vino rosso riscoperto nel 1996 con la fondazione del Club del Buttafuoco storico, di cui mio padre è stato il primo presidente. La zona di produzione è ristretta allo spartiacque compreso tra i torrenti Versa e Scuropasso e il nome è legato ad una leggenda ottocentesca di un ammutinamento perpetrato da marinai austrungarici nel corso di una delle guerre di indipendenza. Ci siamo dotati di un disciplinare di produzione molto rigido con controlli periodici sia nella conduzione del vigneto sia nelle attività di cantina e una bottiglia comune a tutti i produttori.
Un’altra linea prodotta è “La Bonarda Calvi” legata al progetto della mossa perfetta promosso dal Distretto del Vino di qualità dell’Oltrepò Pavese.
Davide Calvi
Azienda Vitivinicola Calvi di Calvi Davide – Castana (PV)