Da Ravello ai libri in corsia. E non solo

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Chi c’è dietro la maggior parte degli eventi culturali di Novi Ligure? C’è Patrizia Orsini, già direttore della Biblioteca, oggi alla guida di “Novi Musica e Cultura”. L’abbiamo intervistata per capire dove trovi idee e passione. Anche in tempo di pandemia

Chissà come era emozionata Patrizia Orsini quando il maestro Ennio Morricone ha accettato, il 17 gennaio 2020, la tessera dell’associazione “Novi Musica e Cultura” in qualità di primo socio onorario. Il compositore e direttore d’orchestra di fama internazionale l’aveva accolta, insieme al maestro Maurizio Billi (direttore della banda della Polizia di Stato, ndr), nella sua casa romana e questa donna dall’esuberante professionalità, che ha maturato un’esperienza ventennale nell’organizzazione di eventi dal vivo, in quel momento si è letteralmente “sciolta”: «Ero lì, seduta tra i maestri Morricone e Billi. – racconta – Grazie a quest’ultimo ho potuto avere un così grande onore per l’associazione che ho così fortemente voluto per me e per quanti vorranno ospitare i nostri eventi. È stato un momento lunghissimo e immenso, ero felice come una bambina!».

Patrizia Orsini ha un animo sempre entusiasta: buona cuoca, amante degli amici a quattro zampe (collabora con molte associazioni del sud Italia e ha tolto dalla strada una sessantina di cani, riuscendo a trovare loro una famiglia), è orgogliosa del suo diploma ayurvedico e del suo secondo livello Reiki. Lei che, dal 1993 fino all’anno in cui è arrivata la pandemia, è stata direttore della Biblioteca di Novi Ligure, aveva un sogno nel cassetto: non appena si sarebbe avvicinata la data del suo pensionamento, avrebbe creato un sodalizio che seguisse le orme di quanto aveva fatto per la comunità durante la carriera lavorativa. E così è stato: «Ne avevo parlato con un altro novese, Antonio Donà, che si è subito reso disponibile al fine di comporre una squadra di persone in cui ognuna avesse un ruolo che andasse ad incastrarsi, come in un puzzle, nelle mansioni dell’altra. Il nostro sodalizio è presieduto da Renzo Piccinini e ha come direttore artistico il maestro Maurizio Billi. Vicepresidente è Giovanni Calesini, già questore di Pavia, mentre in ambito letterario ho coinvolto lo scrittore Claudio Dellacà di Cassano Spinola. E poi ci sono due giovani che ci aiutano: mia figlia Veronica Ferrando e Chiara, figlia di Antonio Donà, il nostro segretario».

La Orsini, direttore organizzativo di “Novi Musica e Cultura”, aveva programmato per l’anno scorso un festival che prevedeva l’esibizione di una banda ministeriale: «Per 18 anni, dal 2002, mi sono occupata del Festival Marenco nella mia città, con la costante direzione artistica del maestro Billi. È stata un’esperienza fantastica: a giro, nel tempo, sono arrivate a Novi tutte le bande ministeriali e, grazie alla fama di questo festival, nel 2015 siamo andati a Ravello e ci siamo “gemellati” con il comune campano». I piani della neonata associazione sono stati scombinati dall’emergenza sanitaria: «Avevamo in programma il concerto con la Banda Musicale del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco in memoria di Matteo Gastaldo, Marco Triches e Antonio Candido e iniziavamo a predisporre il concorso internazionale di composizione per bande musicali. Il primo appuntamento è stato necessariamente rimandato e avremo il piacere di apprezzare quest’evento sabato 17 luglio, alle 21, nel complesso monumentale di Santa Croce a Bosco Marengo. Il secondo, che vede in gara bande che abbiano un organico di un centinaio di elementi e che scadrà il prossimo 31 luglio, ha invece potuto essere messo in atto, poiché si tratta di esecuzioni che non violano le restrizioni anti Covid e vengono poi inviate alla giuria, presieduta dal maestro Maurizio Billi. Sono arrivate partecipazioni da tutto il mondo: dal Corno d’Africa passando per Malta, dal Brasile agli Stati Uniti, dalla Finlandia alla Cina, Giappone, Corea. Il brano vincitore verrà eseguito in prima assoluta il prossimo anno, in occasione del nostro festival».

In realtà, lo scorso dicembre, il sodalizio novese era riuscito a organizzare in città, alla basilica del S.S. Crocifisso – Confraternita della Maddalena, il “Galà d’Inverno”: un concerto inaugurale, anche se registrato e trasmesso poi in differita sulla piattaforma streaming Vincerotv.com di Radio PNR, che aveva totalizzato 15.000 visualizzazioni. «Vorremmo diventasse una tradizione, una celebrazione dell’arrivo dell’inverno».

Un ricordo che la catapulta indietro nel tempo? «I “Libri in corsia”! Ero da poco arrivata a dirigere la Biblioteca comunale e si era da subito pensato a come promuoverla anche al di fuori delle sue mura: abbiamo creato un punto di prestito libri all’ospedale “San Giacomo”, due mattine alla settimana. Chi voleva, poteva fruire di questo servizio direttamente in corsia, che ha funzionato fino a prima della pandemia. Poi mi viene in mente “Tuffati in un libro”: andavamo in piscina con un gazebo e, anche in quel caso, abbiamo incrementato l’utenza e le iscrizioni in modo esponenziale, finché la nostra Biblioteca, che prima si trovava in viale Saffi, è diventata Centro comunale di cultura “Gianfrancesco Capurro” e nel 1999 si è spostata in via Marconi dov’è tuttora. Da allora il respiro è diventato internazionale e mi ha portata a occuparmi delle più svariate attività, dalla stagione teatrale a quella musicale, dalla promozione di eventi al funzionamento dell’archivio storico. E oggi riprendo in mano una bellissima avventura, con ancor più voglia di dare il meglio di me».

Alessandra Dellacà

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