Dal rubinetto esce acqua pulita e sana

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Riunita la commissione Ambiente per eliminare i dubbi sull’inquinamento delle falde acquifere

TORTONA – Il recente rapporto sull’acqua potabile del territorio realizzato da Greenpeace, in cui si cita la presenza di sostanze inquinanti di tipo Pfas e Pfoa nelle falde acquifere, ha seminato preoccupazione e dubbi circa la sua salubrità. Una lettura approfondita dei dati, però, permette di verificare come tali valori siano ampiamente al di sotto dei limiti di legge e come le particelle inquinanti risultino pressoché impercettibili. Per fornire ulteriori chiarimenti e rassicurazioni in materia, lunedì 19 febbraio si è svolta una seduta della commissione Ambiente del consiglio comunale, presieduta dal consigliere Pierpaolo Cortesi, alla presenza del vicesindaco Fabio Morreale e dell’assessore Luigi Bonetti, in cui è stato invitato come relatore Guido Grosso, funzionario tecnico responsabile di Gestione Acqua. Il suo intervento ha permesso di chiarire come l’acqua distribuita dall’acquedotto cittadino rispetti sia tutti i limiti e gli standard di sicurezza prescritti dalla legislazione vigente, sia quelli che entreranno in vigore nel 2026. «Nei casi in cui si siano riscontrate tracce in concentrazione prossima ai futuri limiti nei Comuni di Tortona, ma anche a Castelnuovo Scrivia, Guazzora, Alzano Scrivia e Molino dei Torti, – ha detto Grosso si sono già attuati interventi di riduzione dei valori a scopo puramente cautelativo, mentre, nella stragrande maggioranza dei campioni e dei parametri analizzati, le concentrazioni risultano inferiori ai limiti di rilevabilità strumentale o presenti in tracce appena superiori». Dal 2020 Gestione Acqua ha avviato una campagna di monitoraggio in aree selezionate, estesa su tutte le proprie fonti di captazione: considerati i circa 5.500.000.000 di litri d’acqua distribuiti in un anno dall’acquedotto di Tortona, la presenza di Pfas ammonterebbe appena a circa 105 grammi. È stato, inoltre, ricordato che le unità di misura indicate nelle misurazioni sono i microgrammi mentre nel rapporto in oggetto è stata utilizzata una scala inferiore, quella dei nanogrammi (0,1 microgrammi sono pari a 100 nanogrammi), dando quindi valori apparentemente superiori. Sul tema si era anche espresso il sindaco Federico Chiodi. «Occorre evitare inutili allarmismi che le considerazioni che si evincono dal rapporto pubblicato possono generare. L’acqua erogata in tutte le case a Tortona e nei centri vicini, viene costantemente monitorata con esami specifici da parte del gestore dei servizi idrici, – aveva affermato – nel nostro caso Gestione Acqua e dall’Asl, che comunicano e pubblicano online i risultati, consultabili a sul sito (aslal.it). Nel rapporto di Greenpeace si parla di un prelievo di acqua in una non meglio precisata stazione di servizio nel territorio comunale di Tortona da cui sarebbe risultata presenza di Pfoa in concentrazioni pari a 19 nanogrammi per litro, quando il limite di legge è pari a 0,50 microgrammi per litro d’acqua. Ciò non toglie che la presenza di questi inquinanti, imponga di tenere alta l’attenzione, ma va rassicurata la popolazione sul fatto che allo stato attuale non vi sono elementi di preoccupazione e che l’acqua potabile erogata in città non risulta contaminata né pericolosa per la salute».

Stefano Brocchett

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