Dalla Corea arrivano 2.600 dispositivi antivirus
NOVI LIGURE – La scorsa settimana circa 2.600 “mascherine antivirus” sono arrivate al sindaco Gian Paolo Cabella, dono del coro di Kimje, nella Corea del Sud e ospitato in città da “NovinCanto”.
«A nome di tutta la cittadinanza ringrazio per il dono, in questo particolare momento assai utile e prezioso, e per la vicinanza espressa con questo gesto da un paese colpito duramente, come il nostro, dal Covid-19. – ha commentato il sindaco – Ricordo con affetto gli amici di Kimje conosciuti al concerto dello scorso dicembre. Speriamo di incontrare i cantori quanto prima nella nostra città per ringraziarli personalmente».
Il coro “Kimje Farmers Chorus” è legato profondamente alla città poiché due anni fa il “NovinCanto International Festival” è stato l’ultimo evento che ha visto protagonista il loro maestro scomparso poco dopo prematuramente.
Nella seconda edizione nel 2019 la vedova ha deciso di istituire una borsa di studio dedicata al marito per uno studente di musica novese.
La presidente di “NovinCanto”, Gabriella Riccardi, ha voluto ringraziare il “Kimje Farmers Chorus” per il dono alla comunità novese, ricordando l’invito partito dalla direttrice Hyo In Cecilia Lee, promotrice di questa lodevole iniziativa. Il vice sindaco Diego Accili, che è un membro del gruppo corale novese, ha dichiarato: «Le mascherine sono state confezionate ad una ad una, in tessuto lavabile con possibilità di inserimento di un filtro, dagli stessi componenti del coro e spedite dalla Corea del Sud in Italia con una spesa di ben 2.000 euro. Non potendole utilizzare dai sanitari sul lavoro come DPI, saranno distribuite ai dipendenti comunali, alle Forze dell’Ordine e alle rispettive famiglie per uso personale.
Una parte è stata assegnata ai singoli consiglieri comunali che provvederanno personalmente a fornir- le ai più bisognosi».
Proprio in questi giorni, l’Ordine dei Medici della Provincia di Alessandria ha comunicato di voler consegnare a breve 800 mascherine FFP2 (400 all’A.S.O. e 400 all’A.S.L.) ai medici degli ospedali della provincia di Alessandria, compresso il “San Giacomo”.
Vittorio Daghino