“Dalla marginalità alla comunità”

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Il ritiro quaresimale di Azione Cattolica guidato da don Zurra e il consiglio diocesano

TORRICELLA VERZATE – Sabato 5 aprile l’Azione Cattolica diocesana, proseguendo il percor- so di riflessione e formazione che accompagna l’associazione duran- te questo anno giubilare, nel cammino quaresimale ha proposto un incontro di spiritualità per giovani e adulti, sul modello di quello del- l’Avvento organizzato dal Settore Adulti. Ad accogliere i numerosi partecipanti, giunti da ogni zona della Diocesi, è stato il santuario della Passione di Torricella Verzate, immerso nella belle colline dell’Oltrepò e illuminato da un caldo sole primaverile. Ospite del pomeriggio era don Gianluca Zur- ra, assistente unitario di A.C. e delegato per la formazione al Diaconato permanente e ai ministeri lai- cali nella diocesi di Alba e già assistente nazionale del Settore Giovani di A.C. nello scorso triennio che è stato accolto dai vicepresidenti Adulti, Paola Montagna e Paolo Santinoli. Il tema dell’incontro coincideva con la terza tappa del cammino annuale associativo intitolato “Dalla marginalità alla comunità” e il sacerdote, con uno stile pacato e attento, partendo da questo ha con- dotto i presenti a riflettere su “Manualità del Risorto e stile ecclesiale”, per spiegare come il pas- saggio pasquale dalla marginalità alla comunità avvenga attraverso la memoria delle mani e dei gesti di Gesù. Partendo dalla lettura del brano degli Atti degli Apostoli (At 3,1-10) in cui si parla di Pietro che guarisce uno storpio nel tempio, don Zurra ha concentrato la sua attenzione sulle mani. E ha sottolineato come gli apostoli fanno e- sperienza del passaggio dalla marginalità alla speranza. Gesù è stato capace di dare attenzione a chi era ai margini e nella vita dei cristiani questo deve essere sempre tenuto presente, per non rischiare di avere la verità in pugno. La verità, invece, è nel palmo della mano che apre, accompagna, fa strada, ed è accogliente. Prendendo in considerazione i testi evangelici giovannei, don Gianluca ha individuato i passi in cui si parla delle mani di Gesù. La sua mano è quella del giardiniere che appare alle donne la mattina di Pasqua, del domestico quando piega i teli del sepolcro, del cuoco che cucina i pesci ai suoi dopo la risurrezione, del portinaio che apre le porte del cenacolo per incontrare gli apostoli e dell’amico che ama Pietro e gli fa capire che lui, prima di ogni incarico, è la persona scelta da Gesù e così nella Chiesa che è importante avere al centro la cura delle relazioni fraterne e non dei ruoli. Dopo la pausa caffè e un momento di condivisione comunitaria l’incontro si è concluso alle ore 18 nella parrocchia di Mornico Losana per partecipare alla Messa prefestiva che, per l’occasione, in accordo con il parroco, è stata celebrata dall’assistente unitario diocesano don Cristiano Orezzi. Il giorno dopo, domenica 6 aprile, l’Azione Cattolica ha vissuto un altro significativo momento associativo: la riunione del consiglio che ha visto la presenza di alcuni membri dell’Equipe Giovani, insieme ai due vicepresidenti. A presiederlo è stato il presidente diocesano Paolo Zani, alla presenza di don Orezzi e dei consiglieri. Dopo alcune comunicazioni sulla vita associativa, è seguito un proficuo confronto tra giovani e adulti sui temi pastorali riguardanti soprattutto l’ambito giovanile, grazie agli spunti offerti dai due vicepresidenti di Settore.

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