“Di generazione in generazione la sua misericordia”

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Domenica 23 luglio la Chiesa celebra la III Giornata mondiale dei nonni, istituita da Papa Francesco. Concessa anche l’indulgenza plenaria. In diocesi la delegata USMI e il segretario CISM invitano le comunità religiose a diffondere il Messaggio del Santo Padre per la ricorrenza

TORTONA – “Di generazione in generazione la sua misericordia” III Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani, istituita da papa Francesco nel 2021, che si celebrerà domenica 23 luglio.

Alle ore 10, il Pontefice presiederà la celebrazione eucaristica nella basilica di San Pietro.

In questa occasione sarà concessa anche l’indulgenza plenaria, accogliendo così la richiesta presentata dal cardinale Kevin Joseph Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita.

Il Santo Padre all’inizio del messaggio per la Giornata si rivolge proprio ai giovani. “Dio – scrive –desidera che i giovani rallegrino i cuori degli anziani, e che attingano sapienza dai loro vissuti. Ma, anzitutto, il Signore desidera che non lasciamo soli gli anziani, che non li releghiamo ai margini della vita, come purtroppo oggi troppo spesso accade”. E sottolinea la vicinanza tra la Giornata Mondiale dei nonni e degli Anziani e la GMG che si terrà a Lisbona dal 1° al 6 agosto: «Il Signore spera che i giovani, incontrandoli, accolgano la chiamata a custodire la memoria e riconoscano, grazie a loro, il dono di appartenere a una storia che è più grande. – scrive il Pontefice – L’amicizia di una persona anziana aiuta il giovane a non appiattire la vita sul presente e a ricordarsi che non tutto dipende dalle sue capacità. Per i più anziani, invece, la presenza di un giovane apre alla speranza che quanto hanno vissuto non vada perduto e che i loro sogni si realizzino”. Poi l’invito a fare qualcosa di concreto per abbracciare i nonni e gli anziani: “Non lasciamoli soli, la loro presenza nelle famiglie e nelle comunità è preziosa, ci dona la consapevolezza di condividere la medesima eredità e di far parte di un popolo in cui si custodiscono le radici”.

Perché sono gli anziani a trasmetterci l’appartenenza al Popolo santo di Dio. “La Chiesa, così come la società, ha bisogno di loro. Essi consegnano al presente un passato necessario per costruire il futuro – conclude Papa Francesco – Onoriamoli, non priviamoci della loro compagnia e non priviamoli della nostra, non permettiamo che siano scartati”.

Il Pontefice ha voluto così sottolineare la vicinanza tra la celebrazione della Giornata mondiale dei nonni e degli anziani e quella della gioventù: “Entrambe – scrive – hanno come tema la fretta di Maria nel visitare Elisabetta, e ci portano così a riflettere sul legame tra giovani e anziani”. Non è la prima volta che il Papa invoca questa alleanza generazionale perché, come ha spiegato al Sir Gabriella Gambino, sotto segretario del Dicastero Laici, Famiglia e Vita, “senza anziani, il futuro dei giovani manca di una parte fondamentale per la loro crescita: la memoria del passato, che sono le loro radici”.

Nel Messaggio, il Papa sottolinea come i giovani sono uno stimolo a non soffermarsi sulla debolezza che avanza o sul dispiacere per le occasioni perse della vita.

Nell’amicizia con un giovane, la persona anziana può ritrovare l’entusiasmo per un grande ideale; la meraviglia per l’inizio di nuovi progetti; la gioia di una fede e di una testimonianza di vita che si fa insegnamento per le nuove generazioni. Il legame simbolico tra le due Giornate secondo la Gambino «evidenzia non solo che mai nessuno si salva da solo, ma soprattutto ci ricorda che nessuno può salvarsi da sé.

La nostra personale storia di salvezza è una storia che affonda le proprie radici in luoghi e tempi lontani, che ci precedono, con cui dobbiamo imparare a fare i conti per essere persone solide e consapevoli, capaci di guardare avanti e di costruire un futuro di bene, per noi stessi e per gli altri.

Daniela Catalano

Diffondiamo le parole del Santo Padre ai nostri nonni

Carissime Religiose e Carissimi Religiosi,

come sapete in questo periodo di elezioni dei Delegati diocesani della CISM (Conferenza italiana Superiori maggiori) e dell’USMI (Unione delle Superiore Maggiori d’Italia) siamo stati chiamati a questo servizio ecclesiale.

Ringraziamo il nostro vescovo Mons. Guido Marini, il vicario episcopale incaricato dei Diaconi e Religiosi, don Maurizio Ceriani, e quanti hanno promosso queste scelte.

Questi due organismi di comunione sono chiamati a promuovere la Vita Consacrata delle Comunità locali e sostenerle in risposta ai bisogni della Chiesa locale.

Da subito desideriamo raggiungervi tutti, e salutarvi con gioia, perché ci sentiamo con voi e tra voi, uniti, seminatori di fede, con le nostre Comunità, nelle realtà diocesane, parrocchiali e nel territorio, con la ricchezza di ciascun Carisma, dono dello Spirito per l’edificazione della Chiesa. Questo dono, sempre in crescita, ci riempie, e sempre vuole essere liberato, mai trattenuto, per poter vivere, per essere “profumo”, “colore”, “calore”, amore di Dio, misericordia, riscoprendo ogni giorno l’identità di essere Cristiani, dell’essere di Cristo, del Papa, della Chiesa: con il nostro vescovo, con i nostri parroci dove la Provvidenza di Dio ci vuole per lavorare insieme all’instaurate omnia in Cristo.

Papa Francesco ha annunciato la III Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani che si celebra la quarta domenica di luglio, quest’anno il 23 luglio sul tema: “Di generazione in generazione la sua misericordia” (Lc 1,50).

In unità con tutte le Comunità religiose invitiamo a stampare il testo del Messaggio di Papa Francesco e farlo conoscere alle nostre comunità, nelle parrocchie, nelle RSA, nei Circoli per Anziani, a farne dono alle persone che conosciamo perché con l’aiuto di tutti raggiunga tutto il Popolo di Dio.

Riconoscere l’Anziano è interessarsi a lui e questa Giornata Mondiale è certamente una bella opportunità, una giornata di festa, di riconoscenza, per individuare anche dei riconoscimenti concreti verso qualche anziano del territorio che è stato ed è ancora testimone di fedeltà nel bene, nella fede. Sarebbe bello che questi riconoscimenti fossero consegnati dai Giovani, rendendo visibile l’incontro delle generazioni. Questi momenti di relazione possono rendere concreto quanto ha scritto il Papa nel suo Messaggio, di vicinanza tra la celebrazione della Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani e quella della Gioventù. Scrive Papa Francesco che le due giornate mondiali: “Entrambe hanno come tema la “fretta” di Maria nel visitare Elisabetta, e ci portano così a riflettere sul legame tra giovani e anziani. Il Signore spera che i giovani, incontrandoli, accolgano la chiamata a custodire la memoria e riconoscano, grazie a loro, il dono di appartenere a una storia più grande. L’amicizia di una persona anziana aiuta il giovane a non appiattire la vita sul presente e a ricordarsi che non tutto dipende dalle sue capacità. Per i più anziani, invece, la presenza di un giovane apre alla speranza che quanto hanno vissuto non vada perduto e che i loro sogni si realizzino. Insomma, la visita di Maria ad Elisabetta e la consapevolezza che la misericordia del Signore si trasmette da una generazione all’altra rivelano che non possiamo andare avanti – e neppure salvarci – da soli e che l’intervento di Dio si manifesta sempre nell’insieme, nella storia di un popolo. È Maria stessa a dirlo nel Magnificat, esultando in Dio che ha operato meraviglie nuove e sorprendenti, fedele alla promessa fatta ad Abramo”.

Il Papa ci incoraggia con il suo messaggio a essere prolungamento del bene, a servizio del dialogo e della vicinanza ad ogni generazione e ad ogni cultura, con fedeltà creativa, autentica modernità, dove e come ci chiama lo Spirito che viene sempre a rinnovare la terra.

Buon cammino!

Suor Maria Gabriella Lisco – Delegata USMI

Don Loris Giacomelli – Segretario CISM

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