Distretto del cibo: ci siamo quasi
Manca solo l’ok della Regione Lombardia e poi sarà realtà; 8 i soci fondatori
BOSNASCO – Manca solo l’ok della Regione e poi il Distretto del cibo dell’Oltrepò Pavese sarà costituito ufficialmente. Terminato l’iter burocratico, domenica scorsa, al ristorante “Lo” di Bosnasco, si è tenuto il primo evento di presentazione. Erano presenti il consigliere regionale Claudio Mangiarotti, la sindaca Barbara Varesi, Matteo Casagrande e Alberto Rovati di Colline e Oltre, Patrizio Dolcini, consigliere nazionale di Legambiente, Katiuscia Girgenti e Paolo Chiaramonti, Paola Centonze dell’azienda Itp di Bosnasco. «Il Distretto è un importante strumento che valorizza le eccellenze del territorio» – ha sottolineato la sindaca Varesi. «So benissimo quanto un Distretto del cibo possa essere importante per un territorio come l’Oltrepò così vocato all’enogastronomia. – ha aggiunto il consigliere Mangiarotti – Si parte dal cibo per aprirsi all’accoglienza». «Ormai il Distretto ha la strada segnata. – ha detto Dolcini – Finalmente si inizia a fare rete tra interessi comuni per il rilancio del territorio. Siamo partiti in maniera convinta, con il supporto fondamentale delle istituzioni e con tanti progetti che, in passato, per mancanza di una rete, non si è potuto avviare». Cibo, turismo, trasformazione agroalimentare, ripopolamento dei borghi, inclusione sono i punti cardine: «Puntiamo a creare qualcosa per far conoscere le bellezze del territorio anche a disabili e anziani. – ha sottolineato Paolo Chiaramonti – Un altro focus sarà il ripopolamento dei borghi, anche per evitare l’abbandono del verde, ma i giovani vengono ad abitare se offri i servizi. Il Distretto è il cappello sotto il quale mettere lo sviluppo del territorio». Sono otto i soci fondatori: Colline e Oltre, società di Intesa Sanpaolo e Fondazione Banca del Monte per lo sviluppo dell’Oltrepò pavese, Legambiente Voghera-Oltrepò, Slow Food Oltrepò pavese, Touring Club Italiano, Borghi più belli d’Italia, Nova Cana, Fondazione Lombardia per l’Ambiente, Associazione Cuochi Pavia. Una volta formalizzato, partiranno le adesioni di associazioni, istituzioni, aziende agricole e trasformazione di alimenti e bevande, ristoranti e agriturismi. «Ora serve una marcia in più. – ha concluso Matteo Casagrande, dg di Colline e Oltre – Per realizzare i progetti sicuramente sono importanti i contributi del Pnrr, ma è fondamentale la presenza di Regione, Provincia e Comuni e degli imprenditori che saranno chiamati a partecipare. Se arriveranno anche investitori stranieri faremo un cambio di passo, ma il territorio deve essere coeso».
Oliviero Maggi