«Dobbiamo arrenderci all’amore di Dio»
La diocesi con il Papa nella preghiera del 25 marzo e venerdì 27 per la benedizione “Urbi et Orbi”
TORTONA – Il cammino di preghiera diocesano in questi giorni difficili e faticosi è stato caratterizzato da tre momenti particolari che durante la settimana si sono aggiunti alla proposta della Messa quotidiana, alle ore 18.30 e della recita del Rosario, della catechesi quaresimale e della Via Crucis, celebrati e presieduti dal vescovo e trasmessi sempre in streaming sul sito di Radio Pnr, del Popolo e della Diocesi.
Giovedì 19 marzo, nella solennità di San Giuseppe, la diocesi si è unita alla preghiera di tutta la Chiesa che ha recitato i Misteri della Luce per invocare la liberazione dal virus; martedì 24 ha partecipato alla Via Crucis per i Missionari Martiri che si svolge nel giorno in cui 40 anni fa fu assassinato l’arcivescovo Oscar Romero, canonizzato nel 2018.
Ieri, infine, festa dell’Annunciazione di Maria, a mezzogiorno, con i maggiori organismi ecumenici internazionali e i leader delle Chiese cristiane, è stata innalzata un’invocazione a Dio onnipotente, recitando tutti insieme la preghiera del Padre Nostro.
Nella catechesi di mercoledì 11 marzo, Mons. Vittorio Viola ha invitato i numerosi fedeli connessi sul web ad ascoltare con orecchio attento e cuore vigile il brano del vangelo di Giovanni della terza domenica del tempo di Quaresima, che narra l’incontro di Gesù con la samaritana «sorprendente nella sua bellezza e molto ricco».
Gesù tornando in Galilea attraversa la Samaria, considerata dai Giudei una regione abitata da «semipagani, come eretici, anzi scismatici», che avevano scelto come luogo sacro non Gerusalemme ma il monte Garizim, sotto al quale si trova il pozzo. Il dialogo con la donna, come il successivo con i discepoli, si muove tutto sull’ambiguità e sull’equivoco. Gesù però non si arrende di fronte ai molteplici tentativi della samaritana di sfuggire perché ha un unico obiettivo «farsi conoscere da lei che si difende con un’ironia tagliente».
Lui non molla la presa fino a quando la samaritana comprende che ha davanti a sé «il Verbo fatto carne che va verso il compimento della sua missione nell’ora della passione, compiendo l’unico atto di culto che il Padre gradisce che è l’offerta sulla croce». Nell’incontro si rivela «lo scandalo meraviglioso dell’incarnazione che ha portato Gesù fino all’abisso della nostra condizione per poterci raggiungere e amare».
«Dobbiamo arrenderci al Signore che ha sete di noi, – ha concluso Padre Vittorio – per dire a tutti che lo abbiamo incontrato e per riscoprire la grazia del battesimo».
Domani, venerdì 27 marzo, alle ore 18, il Vescovo e la diocesi si uniranno alla preghiera che il Papa reciterà sul sagrato vuoto della basilica di San Pietro. Dopo l’ascolto della Parola di Dio e l’adorazione del Santissimo Sacramento, il Pontefice impartirà la benedizione mondiale “Urbi et Orbi”. A quanti seguiranno tramite i media Vaticannews e TV2000 sarà concessa l’indulgenza plenaria secondo le condizioni stabilite dal Vaticano.
Daniela Catalano