Domenica all’Eremo

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Di Pier Luigi Feltri

Due giorni dopo la ricorrenza di sant’Antonio Abate, domenica 19 gennaio si svolgerà a Sant’Alberto di Butrio una festa che profuma di tradizioni autentiche, di sapori antichi, di fede viva e di ricordi che scaldano il cuore. È sempre speciale tornare in quel luogo magico che è l’Eremo, con i suoi affreschi del Quattrocento dai colori raffinati, e i ritratti di personaggi sacri che tramandano mille racconti. Vale la pena, in questa occasione, spendere un po’ di tempo proprio davanti alle immagini di sant’Antonio, che curiosamente è stato ritratto due volte, in spazi distinti, dal maestro sconosciuto che affrescò l’oratorio. La prima effige si trova di fronte all’ingresso, accanto a san Francesco. L’eremita egiziano è dipinto con il consueto bastone che richiama la forma del Tau (riportata anche sulla spalla sinistra) e l’altrettanto tipica campanella nella mano destra, rivolta verso il cielo. La seconda immagine del santo si trova, invece, subito accanto all’ingresso, tra san Gerolamo e san Sigismondo. Qui il monaco reca nel palmo una fiamma: il “fuoco di sant’Antonio”. L’inizio della festa è fissato per le 14. Nel cortile del complesso, il personale del ristorante “Selvatico” di Rivanazzano Terme distribuirà una zuppa di castagne e latte. Ci saranno anche il vin brulè dell’Azienda “Montelio” di Codevilla, i dolci offerti dall’associazione culturale “Amici di Poggio Ferrato”, i formaggi del Caseificio “Cavanna” di Rivanazzano e le pomelle genovesi dell’azienda “Valle Nizza”. Il rinfresco proseguirà fino alle 16.30; le offerte ricavate verranno riservate al sostentamento dell’Eremo. Alle 15, nel salone, verrà ricordata la figura di frate Ave Maria, il cui anniversario di morte ricorrerà il 22 gennaio. Il mistico, che fu dichiarato venerabile da Papa Giovanni Paolo II nel 1997, trascorse quasi tutta la vita a Sant’Alberto. Prenderanno la parola per ricordarne la figura il parroco don Ivan Concolato e don Flavio Peloso. Alle 16, sotto la grande quercia antistante il complesso, verrà impartita la benedizione agli animali. Tutti coloro che lo desiderano possono portare il proprio amico a quattro zampe. Alle 16.30 verrà celebrata la Santa Messa. Per l’intero pomeriggio saranno presenti gli esperti dell’associazione culturale “Il Mondo di Tels”, che racconteranno la storia ancora poco conosciuta di Edoardo II Plantageneto, il re d’Inghilterra che sarebbe sfuggito a un’orribile morte Oltremanica, per rifugiarsi proprio a Sant’Alberto, dove pare sia poi morto e trovò sepoltura.

pierluigi.feltri@gmail.com

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