Don Capurro, sacerdote “scomodo”

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Il libro di Lorenzo Robbiano a 140 anni dalla morte

NOVI LIGURE – Venerdì 24 giugno, alle ore 17.30, presso la Basilica della Maddalena, sarà pre-sentato il nuovo libro dello scrittore e storico novese, Lorenzo Robbiano, dedicato alla importante figura di don Gianfrancesco Capurro, nato nella frazione Merella nel 1810.

Personaggio molto noto all’epoca, tra i vari incarichi che gli vennero assegnati ci fu quello di “Ispettore degli Scavi di Libarna e dei monumenti novesi”. Ebbe un importante ruolo anche nella fondazione della prima “Soms” a Novi nel 1850 e della “Accademia Filarmonica, Artistica Letteraria”.

Così scrisse di lui il suo allievo prediletto Angelo Bovone: “Mentre molti s’affaccendavano per conquistare ricchezze, il signor Capurro consacrò la sua vita al benessere morale e materiale della numerosa classe degli ignoranti, ponendo soprattutto la sua attenzione all’istruzione degli analfabeti, per i quali inventò persino un nuovo metodo di insegnamento”.

«Voglio precisare che il libro sarebbe dovuto uscire nel 2020, nel- l’anniversario della nascita di don Capurro – ha detto Lorenzo Robbiano – ma la pandemia ci ha messo lo zampino e abbiamo rinviato la pubblicazione a quest’an- no che è il 140° anniversario della sua scomparsa.

Il sacerdote nacque in una famiglia di possidenti ma morì povero.

Dell’Ottocento novese sono più conosciuti personaggi come Giacometti, Marenco o Raggio, forse perché di Capurro, un sacerdote un po’ “scomodo”, se ne è parlato poco. Il mio interesse per il prete è databile agli inizi degli anni ’80 quando il Comune di Novi con la “Società Storica del novese” organizzò una mostra sul sistema da lui creato per insegnare a leggere, scrivere e far di conto agli analfabeti, da allora ho continuato le mie ricerche sul personaggio».

Vittorio Daghino

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