Don Giacomelli prete da 25 anni

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Il 12 settembre a Pontecurone la Messa di ringraziamento nella Collegiata

PONTECURONE – Domenica 12 settembre, nella Collegiata di S. Maria Assunta, il parroco don Loris Giacomelli ha celebrato l’Eucaristia nel 25° anniversario della sua ordinazione sacerdotale.

Erano presenti i sacerdoti orionini della comunità, i confratelli delle comunità vicine e il direttore provinciale, don Giovanni Carollo.

Ad animare la liturgia la corale parrocchiale diretta dal maestro Gian Maria Franzin.

«Donami di essere annunciatore mite e coraggioso del Vangelo e fedele dispensatore dei tuoi misteri»: con questa invocazione pronunciata nella preghiera di Colletta, è iniziata la solenne celebrazione di ringraziamento al Signore per la chiamata al sacerdozio di don Loris. La comunità del paese di san Luigi Orione, fondatore della congregazione alla quale lui appartiene, si è unita nella lode a Dio e ha manifestato gratitudine al sacerdote che, da quando è arrivato, in poco tempo, ha cominciato a svolgere con dedizione e impegno la sua missione, in particolare tra i giovani. Tra le iniziative intraprese, oltre a vari momenti di preghiera durante il periodo di emergenza, c’è quella di far rinascere l’oratorio proprio nel 150° anno della nascita del santo pontecuronese.

Don Loris nell’omelia ha ripercorso le tappe fondamentali della sua vita sacerdotale, a partire dal 10 marzo 1985 quando, a Mestre, colpito da una malattia, sentì il desiderio di entrare in Seminario.

«Chiedo a tutti di camminare insieme – ha detto il sacerdote – perché il regalo più bello è quello di stare uniti come comunità cristiana dove il Signore è in mezzo a noi».

Dopo il saluto da parte di un membro della comunità, ha preso la parola il provinciale don Carollo che ha definito don Loris «il prete della stola e della scopa», perché dedito alla pastorale ma anche pronto a rimboccarsi le maniche nei lavori quotidiani, proprio come desiderava don Orione che non voleva preti solo in sacrestia. È poi seguita la lettura del bellissimo racconto del giorno del 25° di sacerdozio del santo che assistette un chierico morente. Un momento di fraternità con i presenti ha concluso la giornata di preghiera.

Fabio Mogni

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