Don Luigi Novarese l’apostolo dei malati
A 10 anni dalla beatificazione la S. Messa a Casale Monferrato
TORTONA – A dieci anni dalla beatificazione di monsignor Luigi Novarese, “l’apostolo dei malati”, avvenuta a Roma l’11 maggio 2013, tutta la famiglia dei Silenziosi Operai della Croce e del Centro Volontari della Sofferenza (CVS), con il Moderatore generale don Johnny Freire, si è ritrovata nel pomeriggio di venerdì scorso nella cattedrale di Casale Monferrato per far festa insieme alla comunità diocesana e alla città nella quale il beato era nato.
La Messa è stata presieduta dal cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della CEI, e concelebrata da mons. Gianni Sacchi vescovo di Casale, da altri vescovi della Regione Piemonte e da numerosi sacerdoti. La Diocesi di Tortona era presente con una quarantina di associati e simpatizzanti, accompagnati dalla responsabile diocesana del CVS, Rosetta Sauro, dall’assistente spirituale padre Cristoforo Paszkiewicz e da don Michele Chiapuzzi, responsabile diocesano della Pastorale del-la salute. Era presente anche il cappuccino padre Vittorio Dal Dosso, che per alcuni anni è stato assistente spirituale del CVS diocesano, prima del suo trasferimento in Valle d’Aosta. Il Duomo era gremito da fedeli e ammalati, assistiti nelle loro necessità da tanti volontari della Protezione Civile, della CRI e da uno staff medico costituito per l’occasione.
La toccante omelia del card. Zuppi si è focalizzata su alcuni punti del carisma del beato Novarese, oggi ancora più attuali. «Don Luigi ci ha insegnato tanto!» ha detto prelato che ha esortato a «curare sempre» perché «se qualcuno non vale la pena di essere curato, bisogna preoccuparsi, poiché tutti possiamo essere scartati. Nessuno sia lasciato solo e tutti possano sentire la vicinanza, l’attenzione, per scoprire il tanto che il male non porta via». Ha concluso invitando ad accogliere «il giogo dolce e leggero del Signore» e a diventare «volontari dell’Amore».
Matteo Arpesella