«Donare gli organi per ridare la vita»

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Aido novese: Messa per i donatori nella chiesa di Pozzolo Formigaro

Pozzolo Formigaro – Durante l’emergenza sanitaria l’attività di donazione e trapianto di organi e tessuti e cellule non si è mai fermata. Il trapianto rientra nei Livelli Essenziali di Assistenza e, per le caratteristiche connesse all’imprevedibilità della disponibilità del donatore, è sempre urgen- te. Il direttore del Centro Nazionale Trapianti, Massimo Cardillo, ha sottolineato che si devono garantire le massime condizioni di sicurezza possibili anche in questa situazione straordinaria.

Tutto il personale medico e paramedico continua l’attività con lo stesso impegno di sempre per essere al servizio dei pazienti e per minimizzare l’impatto che l’emergenza potrebbe avere sull’attività trapiantologica.

L’associazione Aido continua a essere portavoce della “cultura del dono” in una società in continuo cambiamento. Per quanto riguarda l’attività di donazione, al 30 settembre scorso, il Piemonte ha il 34,6% di donatori effettivi per milione di popolazione ed è la prima in Italia. A livello nazionale più di 8.000 persone risultano in attesa di un trapianto. L’invito è quello a e-sprimere il consenso alla donazione di organi per dare un futuro a chi non ce l’ha. Questo accorato appello è stato rivolto anche dal presidente Aido di Novi, Giorgio Bottaro, domenica 10 gennaio nel-la parrocchia di San Martino, durante la Messa celebrata in suffragio di tutti i donatori di organi, tessuti e cellule e di coloro che sono deceduti a causa della pandemia e di chi ha perso la vita per curarli.

Significativa la particolare disponibilità e l’accoglienza riservata all’associazione dal sindaco Domenico Miloscio e dalla comunità pozzolese. Il parroco, don Costantino Marostegan, iscritto al l’Aido, ha sottolineato come la donazione sia segno di generosità, di altruismo e condivisione e come sia necessario avere la consapevolezza che la vita è un dono da sostenere dall’inizio alla fine, anche nella malattia. Citando Papa Francesco, ha esortato a non seguire la “cultura dello scarto” e a reagire all’indifferenza, ricordando che «diventare donatori di organi significa comprendere che sempre nella vita si può essere dono».

Per contattare l’Aido Novi si può telefonare (348 5917616).

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