Due fratelli imprenditori e due operai sono caduti in una vasca e sono annegati. Dramma in un allevamento di Arena Po

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ARENA PO – Sono morti annegati per cercare di salvarsi a vicenda. La tragedia che si è consumata giovedì 12 settembre all’azienda agricola di via San Rocco è di quelle destinate ad essere ricordate per molto tempo. Quattro morti sul lavoro, quattro persone di origine indiana, i due proprietari Prem e Tarsem Sing e due giovani operai, al di sotto dei trent’anni di età, Harminder Sing e Manjinder Sing, che lavoravano per loro. La dinamica della disgrazia è stata solamente ipotizzata dagli inquirenti perché, purtroppo, non ci sono stati testimoni dell’accaduto.

Dalle prime ricostruzioni, in mattinata, si è saputo che gli operai stavano lavorando accanto alla vasca dove vengono raccolti i liquami per essere poi liberati nei campi. È probabile che si sia verificato un malfunzionamento alla pompa che fa circolare i liquami nella vasca. Uno dei quattro uomini si è calato in un pozzetto per cercare di liberare l’impianto, ma, probabilmente a causa dei fumi sprigionati dai liquami, è svenuto ed è caduto all’interno. Poi si è innescata la tragedia: via via, uno alla volta, gli altri tre hanno cercato di salvarsi a vicenda, finendo poi tutti affogati nel pozzetto. A lanciare l’allarme sono stati i familiari dei proprietari, che abitano proprio all’ingresso dell’azienda agricola, e che, non vedendo rientrare gli operai per l’ora di pranzo, sono andati a cercarli. Di fronte a loro una scena straziante: due corpi galleggiavano sulla superficie ormai senza vita, mentre la mano di uno degli altri due spuntava ancora dai liquami, tanto che l’anziana madre dei due fratelli ha tentato di lanciare una corda, purtroppo invano. Subito sono stati avvisati i soccorsi che, però, giunti sul posto, hanno potuto solamente constatare il decesso dei quattro indiani. Sul posto i vigili del fuoco, la Protezione Civi-le e i carabinieri, che hanno lavorato tutto il pomeriggio per recuperare gli altri due corpi, rimasti sul fondo della vasca.

La storia di Prem e Tarsem era una vera e propria favola di riscatto sociale, da mungitori a imprenditori del settore con la gestione di una stalla da oltre 500 capi. Partiti a vent’anni come mungitori in un’azienda nel Cremonese, nel 2015 avevano rilevato il ramo dell’allevamento di una storica azienda agricola di Arena Po con grande successo. Una storia che purtroppo non ha avuto il lieto fine sperato. Alcuni agricoltori della zona e i parenti delle vittime, venuti dal Bre-sciano e dal Cremonese, si stanno impegnando per portare avanti l’attività della stalla. Anche il console indiano a Milano, che ha fatto visita alla famiglia, ha assicurato il suo sostegno e l’interessamento per i documenti per il rientro in India delle salme dei due giovani operai (Prem e Tarsem invece saranno cremati qui). Nei giorni scorsi, sulle quattro salme è stata eseguita l’autopsia per cercare almeno di capire se siano morti per annegamento o per asfissia. Difficile, invece, capire dall’esame chi dei quattro sia morto per primo. Anche se, a questo punto, poco importa, perché in ogni caso si è trattato di un estremo gesto di solidarietà da parte di tutti. La Procura, comunque, ha aperto un fascicolo di indagine come atto dovuto.

Oliviero Maggi

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