Ecco il Premio Alberto Arbasino

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Su iniziativa del sindaco Paola Garlaschelli due giornate di eventi sabato e domenica in teatro a Voghera

VOGHERA – La città di Voghera, su iniziativa del sindaco Paola Garlaschelli e dell’Amministrazione comunale, e grazie al sostegno della Fondazione Cariplo, dedica a uno dei suoi cittadini più illustri due giorni di eventi e un nuovo Premio che sarà assegnato ogni anno a un’importante personalità della cultura italiana che si sia distinta in uno dei tanti campi (dalla letteratura al giornalismo, al teatro, alla lirica, fino all’esperienza politica come parlamentare) nei quali si è espresso il multiforme talento di Alberto Arbasino. Il teatro di Voghera ospiterà le due giornate di incontri: il 13 e il 14 aprile, rigorosamente aperte al pubblico. Sabato 13 aprile, alle ore 18, l’omaggio dal titolo arbasiniano: “Molti appunti presi qua e là, in giro”, con letture teatrali, proiezioni, musica, interventi e testimonianze per la cura e regia di Massimiliano Finazzer Flory. Sul palcoscenico, insieme a Flory, Andrea Cortellessa (università di Roma Tre), critico letterario e storico della letteratura, curatore del volume Arbasino A-Z (Electa), Clelia Martignoni, professoressa di Letteratura italiana contemporanea (Università di Pavia) e autrice di La scrittura infinita di Alberto Arbasino (Interlinea), Ambrogio Arbasino, in rappresentanza della famiglia, e infine lo scrittore e giornalista (Il Foglio) Michele Masneri, autore di Stile Alberto (Quodlibet). La domenica del 14 aprile sarà dedicata al Premio Alberto Arbasino: ore 16, sempre in teatro. Il premio, ideato e voluto dal sindaco Garlaschelli insieme allo scrittore Giorgio Montefoschi, presidente della giuria, nasce con l’obiettivo di assegnare ogni anno un riconoscimento, con un premio in denaro, a un esponente del mondo della cultura italiana che possa essere accostato ad Alberto Arbasino. La giuria è composta da un gruppo di scrittori e intellettuali che sono stati, oltre che ammiratori, amici di Arbasino. Affiancano Giorgio Montefoschi lo scrittore e critico Franco Cordelli, il critico e italianista Raffaele Manica, la scrittrice Elisabetta Rasy e Alessandro Masi, storico dell’arte e segretario generale della Società Dante Alighieri (di cui Arbasino fu vicepresidente). Durante la serata, i giurati condivideranno col pubblico ricordi e testimonianze per celebrare Alberto Arbasino. Coordinerà l’incontro Antonio Calabrò, direttore della Fondazione Pirelli. Sarà inoltre presente Giorgio Pinotti, editor in chief presso Adelphi, che sin dagli anni Novanta ha seguito in casa editrice le opere di Arbasino. «La nostra Amministrazione ha avviato un percorso di celebrazione e valorizzazione dei cittadini illustri, di coloro il cui destino è intrecciato con quello della nostra città, personaggi che si sono distinti lungo il corso della loro vita e stanno o hanno lasciato un segno.– il sindaco – Questo ci ha portato a rinsaldare un affettuoso rapporto con il grande stilista Valentino Garavani, con il quale è stata avviata una importante e proficua collaborazione a sostegno dell’attività teatrale del nostro bel teatro riaperto dopo quarant’anni, come pure a riportare a Voghera gli eredi Maserati in occasione della mostra dedicata a Mario Maserati, autore del celebre tridente che contraddistingue la casa automobilistica nel mondo. Questo è l’anno di Alberto Arbasino, per celebrarlo abbiamo atteso che venisse riaperto il teatro, cornice perfetta per ospitare tale evento, che vedrà la partecipazione di autorevoli scrittori e studiosi».

Mattia Tanzi

Ma l’opposizione non ci sta

VOGHERA – La decisione del sindaco di Voghera di istituire il Premio Alberto Arbasino ha suscitato polemiche da parte dei gruppi di opposizione che risiedono in consiglio comunale. Attraverso una nota congiunta firmata dai rappresentanti di Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Udc e Lotta Sociale si contesta il fatto che il primo cittadino Paola Garlaschelli abbia deciso da sola di istituire un Premio così importante per la città di Voghera: “Il sindaco ritiene di rappresentare da sola la città intera con scarsa considerazione non solo dell’opposizione ma anche della sua stessa maggioranza”.

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