Economia circolare: le prospettive future

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All’incontro che si è svolto in Regione era presente Roberta Bruno, assessore all’Ambiente di Novi

NOVI LIGURE – La scorsa settimana si è svolto l’incontro promosso da Matteo Marnati, assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, relativo alla presentazione dei progetti del PNRR (Pia-no Nazionale di Ripresa e Resilienza) sull’economia circolare del Ministero della Transizione Eeologica. Per il Comune di Novi Ligure era presente l’assessore all’Ambiente Roberta Bruno.

Il “Ministero della Transizione Ecologica” (MiTE), contestualmente alla pubblicazione dei decreti con i criteri per accedere ad oltre 2 miliardi di euro del PNRR per progetti relativi a raccolta differenziata, impianti di riciclo e ambiente, ha recentemente avviato la consultazione sulle linee programmatiche della nuova strategia nazionale per l’economia circolare.

Si tratta di una sfida epocale che punta all’eco-progettazione di prodotti durevoli e riparabili per prevenire la produzione di rifiuti e garantire il recupero, il riutilizzo e il riciclo per la creazione di nuove “supply chains”.

Il successo della transizione ecologica dipenderà, come sottolinea il MiTE, da un lato dalla capacità della pubblica amministrazione, delle imprese e del no-profit di lavorare secondo norme più semplici, spedite ed efficienti, e dal- l’altro da un generale aumento di consapevolezza e di partecipazione da parte dei cittadini.

L’assessore novese Roberta Bruno ha affermato: «Si tratta di un primo momento di apertura del tavolo regionale sui temi e le linee di intervento previste cui seguiranno ulteriori momenti di approfondimento affinché le società e gli enti gestori del ciclo dei rifiuti possano proporre interventi in linea con la programmazione nazionale».

«Gli spunti – ha continuato l’assessore – sono moltissimi e come amministrazione attendiamo di avere da parte delle Partecipate interessate un confronto su quelle che saranno le proposte da trasmettere per ottenere finanziamenti per la loro realizzazione.

Ruolo determinante sarà quello del Consorzio al quale facciamo subito richiesta di essere coinvolti nel processo di individuazione de-gli interventi adatti al territorio novese».

Un passaggio ritenuto importante è stato quello relativo all’installazione di “compostiere di comunità” per il compostaggio della frazione organica a servizio di enti pubblici e di grandi complessi residenziali, con la concreta possibilità di offrire ai quartieri una soluzione alternativa per lo smaltimento di questo tipo di rifiuti.

Vittorio Daghino

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