Ex Vinal: due mesi per la bonifica

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L’ordinanza emessa dal Comune. Si teme per le falde acquifere

SANTA GIULETTA – Due mesi di tempo per provvedere alla bonifica e messa in sicurezza dei rifiuti sul terreno e nel sottosuolo dell’area delle ex vasche di decantazione del depuratore ex Vinal. Questo prevede l’ordinanza emessa dal sindaco di Santa Giuletta, Simona Dacarro, nei confronti della società “Intervini srl”, che risulta proprietaria di tutto il complesso ex Vinal e della zona delle vasche, dove l’estate scorsa si erano verificati alcuni incendi abbastanza anomali.

Il provvedimento dà quindi tempo 60 giorni alla proprietà per la bonifica dei luoghi tra la ex fabbrica e l’autostrada A21, dove i primi controlli effettuati da Vigili del fuoco, Arpa e Comune, a seguito degli incendi, avevano rilevato la presenza nel suolo di metalli pericolosi che, molto probabilmente, avevano scatenato una reazione chimica con il macchinario agricolo che, surriscaldandosi, aveva generato le fiamme. Oltre a questo, l’ordinanza intima al proprietario di provvedere, questa volta entro tre mesi, alla rimozione di tutto il materiale in cemento amianto che si trova nell’area e a predisporre un piano di verifica delle indagini ambientali. L’ordinanza è stata trasmessa anche al custode fallimentare e alla procura di Nocera Inferiore, che nel 2006 aveva messo sotto sequestro tutto il sito produttivo, compresi i terreni circostanti.

Nel frattempo, con il milione di euro messo a disposizione dalla Regione, anche il Comune di Santa Giuletta proseguirà nelle analisi del terreno circostante, soprattutto per capire se i materiali pericolosi sprigionati dall’incendio possano avere intaccato le falde acquifere, che si trovano pochi metri sotto il terreno. A giorni, infine, l’amministrazione comunale sarà pronta a emettere il bando per affidare i lavori di bonifica e smaltimento dei 15 mila metri quadrati di amianto del complesso principale ex Vinal che dà sulla via Emilia: si tratta del primo lotto di lavori, finanziati con un contributo regionale di 2,2 milioni di euro, cui seguirà la secon-da tranche con lo smaltimento di oli e acidi contenuti nei silos.

Oliviero Maggi

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